“La cosa peggiore non è la violenza degli uomini malvagi, ma il silenzio degli uomini onesti” (Martin Luther King)
Il giornalista investigativo, GIANNI LANNES, è noto per alcune sue inchieste molto scomode. Ha indagato sull'omicidio di Ilaria Alpi e del suo operatore ed è autore di reportages circa le navi che, piene di rifiuti tossici e radioattivi, sono state affondate nel Mediterraneo dalla criminalità organizzata su incarico del governo Berlusconi.
A proposito delle scie chimiche, Lannes è categorico: "la Geoingegneria è una realtà concreta, documentata e verificabile. Si tratta di una guerra ambientale combattuta contro il pianeta e la popolazione.
Tra i fini principali si annovera la "depopulation" (che tradotto significa "de-popolazione ossia sfoltire gli abitanti della terra)": gli ecosistemi vengono contaminati ed impoveriti per sterminare, in modo quasi inavvertito ma implacabile, interi gruppi umani".
(Pubblicato il 02 apr 2012)
Siccità? caldo torrido? alluvioni? Vi spieghiamo il perché!
Teleconferenza organizzata dal gruppo "Cielo senza scie chimiche". Relatore: Rosario Marcianò. Tema: Geoingegneria clandestina / cambiamenti climatici indotti.PER SAPERNE DI PIU', VISITA: WWW.TANKERENEMY.COM WWW.TANKER-ENEMY.TV
Stato di carestia pianificato
By Edoardo Capuano - Posted on 17 luglio 2012
La conclusione è che dovrebbe finalmente piovere, ma così non sarà. Il
motivo è semplice: chi dirige i giochi intende portare allo stremo il nostro
paese. I notiziari nazionali non ve lo dicono, ma gran parte dei raccolti di
mais e di frumento è andata persa per via della siccità, mentre le riserve
idriche si sono ridotte notevolmente ed in diversi centri italiani le forniture
di acqua sono sottoposte a razionamento.
A riprova di quanto qui si asserisce, si hanno a disposizione le previsioni
meteo di regime, che preannunciano "velature" in ogni dove. Si
conferma semmai qualche sparuta e breve precipitazione. Chiunque abbia la
pazienza di osservare il cielo di prima mattina noterà che le formazioni
nuvolose supersiti, a causa delle attività igroscopiche notturne, sono
distrutte nell'arco di pochi minuti e ad esse si sostituisce un cielo opaco,
tendente al bianco-violaceo e privo di formazioni nuvolose qualsivoglia. Un
cielo finto, tossico, mortale. Un cielo frutto della guerra ambientale in
corso.
PREVISIONI
I prossimi giorni saranno quindi contraddistinti da sorvoli a bassa quota ad opera di velivoli non identificati sui radar e sarà possibile scorgere scie di tipo persistente, ma solo in casi rari e di prima mattina, mentre il grosso delle operazioni sarà svolto con il favore dell'oscurità. Osservate le sagome nere ed ascoltate il rombo dei motori dal crepuscolo in poi. Di notte si vedranno le luci di decine di aerei della morte.
I prossimi giorni saranno quindi contraddistinti da sorvoli a bassa quota ad opera di velivoli non identificati sui radar e sarà possibile scorgere scie di tipo persistente, ma solo in casi rari e di prima mattina, mentre il grosso delle operazioni sarà svolto con il favore dell'oscurità. Osservate le sagome nere ed ascoltate il rombo dei motori dal crepuscolo in poi. Di notte si vedranno le luci di decine di aerei della morte.
In questa sede si intende inoltre ribadire che le tecniche di irrorazione,
in questi ultimi mesi, si sono evolute e che quindi saranno più frequenti i
voli a bassissima altitudine ad opera droni Predator (il nostro paese ne ha
acquistati altri otto: Monti ha colpito ancora!), ma anche A-330, 707, 767 (gli
MD-80/81 non vengono più adoperati per queste operazioni, considerata la loro scarsa affidabilità nel volo a controllo remoto) [1] che, apparentemente, non rilasceranno prodotti
visibili. In sintesi... non vedrete scie di alcun tipo. Questo perché i
prodotti nebulizzati sono finissimi, di dimensioni nanometriche. Il risultato sarà il dissolvimento rapidissimo di ampie coperture
imbrifere e la formazione di fitte nebbie di ricaduta, cosicché, precipitata
l'umidità, le salvifiche piogge non cadranno.
In questo quadro di pesanti manipolazioni, non si possono escludere
fenomeni violenti nella Liguria di Levante o sulla Toscana.
[1] Volo Alaska 261
Le sostanze Welsbach, che rifrangono la luce come l'ossido di alluminio ed
il silicio, sono estremamente abrasive, seconde solo al diamante. Queste
polveri della grandezza di un micron o meno, disperse nell'atmosfera,
potrebbero attaccarsi alle superfici poste all'interno dei componenti di un
aereo che attraversa le scie chimiche. I grassi usati sugli stabilizzatori
orizzontali e verticali, sugli alettoni, sui flaps e sul carrello di atterraggio, possono
essere seriamente danneggiati da queste polveri abrasive e potrebbero causare
una graduale usura delle parti meccaniche e determinare delle avarie,
interferendo con i comandi di volo e determinando cabrate o picchiate improvvise.
Pensiamo che il volo 261 della Alaska Airlines sia un esempio di questa
circostanza.
Il volo Alaska 261 stava compiendo un regolare passaggio giornaliero attraverso le scie
chimiche composte da quella particolare sabbia metallica, associata alle operazioni
di aerosol della Welsbach, principalmente lungo il corridoio aereo della costa
occidentale, sino a Los Angeles e quello a sud ed a est di Dallas.
Altri velivoli commerciali, militari e civili, sono incorsi in queste
avarie che sono normalmente attribuite a componenti meccaniche di scarsa
qualità. E' questa la conclusione raggiunta dal National Transportation Safety
Board nella sua indagine sull'infausto viaggio del volo Alaska 261. [...]
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
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