Dalla bella località della Valtellina, Aprica... parte un percorso nella natura che porta in alto in mezzo a boschi con poco insediamento urbano. Poco distante, per gli appassionati della bicicletta si trova il "famigerato" Mortirolo!
La
salita che porta da Mazzo nella Valtellina fino ai 1800 delo passo del
Mortirolo (detto anche passo della Foppa e mette in comunicazione la Valtellina
con la Valcamonica), la mitica salita di Pantani (anche se il record di scalata
appartiene a Ivan Gotti) ma potremmo anche chiamarla la salita di Ivan Basso,
Franco Chioccioli... è durissima..
una pendenza media del 18% con delle punte che arrivano al 20%... è una delle più dure salite dell'alta Italia e pure d'Europa. Lunga 12,8 km, approssimativamente da quota m. 552 fino ai 1800 m.
una pendenza media del 18% con delle punte che arrivano al 20%... è una delle più dure salite dell'alta Italia e pure d'Europa. Lunga 12,8 km, approssimativamente da quota m. 552 fino ai 1800 m.
Un
dislivello incredibile in così pochi chilometri: ben 1300 metri!
Ho avuto
modo di salire su quella strada (che era una mulattiera e che fu teatro di
battaglie durante la seconda guerra mondiale) che non concede respiro con
nemmeno un falsopiano e i suoi tornanti sono ancora più ripidi, contrariamente
a quelli dello Stelvio che concedono sollievo, e ne sono uscito sconfitto.
Infatti è stato l'unico passo che mi ha costretto a posare il piede a terra... (è successo anche all'amico che era con me: Ivano Baldacini) anche per una serie di circostanze sfavorevoli come i rapporti sbagliati, la
stanchezza, l'alimentazione e l'abbigliamento che mal si adattava al clima
caldo umido di quel tempo.
Encomiabile
Franco Cacciatori con la sua bici "Graziella": al limite
dell'impossibile... lui procedendo spesso a zig zag avrà fatto il doppio di
chilometri! Nel mese di maggio 2006 è stata posata al km 8 della salita, in
località "Piaz de l'acqua", una scultura, realizzata da Alberto
Pasqual, dedicata al compianto Marco Pantani. Il campione romagnolo è
raffigurato durante uno scatto, con le mani basse sul manubrio, voltato a
scrutare gli avversari: molto bella la sosta di Franco Cacciatori che legge il
messaggio scritto.
Il
sottoscritto, invece, ha scalato più volte durante le mie vacanze con la mia
famiglia ad Aprica... il versante sud, di Edolo.
Misura
17,2 chilometri, parte da quota 699 metri, nei pressi di Monno, e ha una
pendenza media del 6,7%; è più facile anche se più lungo e con qualche
falsopiano, tutto immerso nella natura! Il tratto più duro arriva in prossimità
del sedicesimo chilometro, a quota 1720 m, con più di 500 metri abbondantemente
sopra il 10%. Occorrono i rapporti adatti.
Per
arrivare al passo del Mortirolo esiste anche un'altra bella via che io io ho
anche percorso più volte (dato che avevo la casa all'Aprica negli anni 80), un
tratto adiacente parallelo (circa 25 km) che va dall'Aprica, attraverso
Trivigno e il lato alto del Monte Padrio, nel suggestivo bosco dove si trova il
Lago di Guspessa (vedi foto annessa),
dove mia figlia Elena amava provare la pesca sportiva alle trote mentre io ero in giro in bici fino al passo della Foppa (Mortirolo), tutto in cresta sulla montagna immerso in un'atmosfera da Paradiso terrestre... almeno negli anni 80..
qui, partendo già in altitudine (dopo il monte Padrio), ci andiamo in moto col suo rombo del motore... ma, immaginate in bicicletta nel silenzio del bosco!
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Ecco i commenti lasciati sul mio facebook che ho eliminato:
dove mia figlia Elena amava provare la pesca sportiva alle trote mentre io ero in giro in bici fino al passo della Foppa (Mortirolo), tutto in cresta sulla montagna immerso in un'atmosfera da Paradiso terrestre... almeno negli anni 80..
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Ecco i commenti lasciati sul mio facebook che ho eliminato:
Giuliano Gil Brezza Vero Aldo... ma un conto saperlo e un conto provarlo. Ancora oggi,
nonostante l'incremento notevole della popolazione e motorizzazione, si può
trovare un angolino da quelle parti da paragonare a vero "Paradiso
terrestre"!
Giuliano Gil Brezza Nella mia nota ho nominato un certo Franco
Cacciatori. Chi non lo conoscesse eccolo qui!
Incredibile! Super..
https://www.youtube.com/watch?v=AGQQCBTCcZI...
https://www.youtube.com/watch?v=AGQQCBTCcZI...
YouTube: di Andrea Cacciatori
Aldo Sacco guarda che li ho visitati questi posti, forse ti sei dimenticato cosa
facevo e dove andavo
Giuliano Gil Brezza Aldo so so... ma... Bisogna andare fuori stagione, senza neve e con
la bici... nel silenzio di quei boschi, si sente solo il fruscio delle ruote e
della catena della bicicletta... oltre al naturale suono del bosco... senza
parlare del profumo e ossigeno purissimo che si respira pedalando in mezzo a
una natura incontaminata... a parte certe "piogge acide"......
La presenza della famiglia poi... trasforma il tutto in modo perfetto... indimenticabile. Tempi che non tornano più.. ma che è bello condividerli... e perché no? riviverli con la memoria... altro non si può fare.
La presenza della famiglia poi... trasforma il tutto in modo perfetto... indimenticabile. Tempi che non tornano più.. ma che è bello condividerli... e perché no? riviverli con la memoria... altro non si può fare.
Aldo Sacco sono con te in parte, perchè io non amo la bicicletta in montagna ma
solo e in parte in pianura
Giuliano Gil Brezza beh! io facevo le salite per avere poi il piacere di fare le discese!
ahahaha scherzo !!!
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