sabato 23 gennaio 2016 da Tanker Enemy
N.O.A.A.: le scie degli aerei sono una forma di geoingegneria
La National oceanic and atmospheric administration (N.O.O.A.) lo riconosce a denti stretti: quelle scie, che quasi ogni giorno deturpano il cielo ed ammorbano la biosfera, sono una forma di geoingegneria. Non è certo la confessione del crimine, della deliberata contaminazione del pianeta per mezzo delle chemtrails (scie chimiche), ma è già un passo verso l’ammissione delle attività di geoingegneria clandestina, per lo meno verso il riconoscimento delle pesanti conseguenze dovute al traffico aereo (“civile” in primis) sul clima e sugli equilibri dei biomi. Insomma, ora nessuno può più negare che oggigiorno il cielo è… candeggiato.
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prosegue:Infine la scoperta (sic… che colpo di genio!): la genesi del problema è da ricercare nelle particelle disperse in atmosfera dai velivoli. Il traffico aereo è responsabile di una modificazione atmosferica su larga scala.
Le scie prodotte dai velivoli sono un insieme di particolato e vapore acqueo e formano piccolissimi corpuscoli ghiacciati (in realtà è nano-particolato per lo più metallico o di vetro, n.d.r.) capaci di rifrangere la luce del Sole e di sbiancare il cielo.
Le scie prodotte dai velivoli sono un insieme di particolato e vapore acqueo e formano piccolissimi corpuscoli ghiacciati (in realtà è nano-particolato per lo più metallico o di vetro, n.d.r.) capaci di rifrangere la luce del Sole e di sbiancare il cielo.
Tutto ciò potrebbe avere effetti imprevisti sul clima: gli studiosi che hanno sollevato il problema non sanno nemmeno se questo fenomeno contribuisca al riscaldamento globale o ad un raffreddamento.
Nondimeno si può asserire che le scie (chimiche, artificiali, non di vapore acqueo, n.d.r.) generate dagli aerei sono uno dei mezzi con cui gli esseri umani (leggi i militari, le multinazionali, i governi e mascalzoni variamente assortiti, n.d.r.) stanno alterando il sistema climatico. “Potete vederlo con i vostri occhi”, attesta Long.
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