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lunedì 6 marzo 2017

La vera storia del Mov.5Stelle a fuoco nel 2017

Dedicato agli amici che si illudono, ipnotizzati e disinformati, sul loro tanto amato Movimento 5 Stelle. Io simpatizzavo.. ma ora NON più!:

Sul facebook di oggi 6 marzo 2017:


Fabio Castellucci è su tutte le furie. - Vai al suo Blog: QUI

SE... la "BASE" del M5S:

1) cacciasse casaleggio, grillo, dimaio e tutte le merde massoniche pro-€zona;

2) facesse campagna elettorale con un solo punto:
"DISTRUGGEREMO LA EUROZONA E TUTTI I TRATTATI CRIMINALI NEOLIBERISTI"

3) ovviamente avendo come fine ultimo che:
"RECUPEREREMO TUTTE LE LEVE DI SOVRANITÀ (NON SOLO QUELLA MONETARIA! TUTTE, PERDIO!!!) E LE RENDEREMO NELLE MANI DELL'UNICO PADRONE:


                                             IL POPOLO SOVRANO!"


IN UN MESE IL M5S RACCOGLIEREBBE IL 65% DEI CONSENSI DI VOTO, E ANDREBBE AL GOVERNO CON UNA INSURREZIONE DI POPOLO.
IN UN MESE.


MA "SE LO FACESSE"...
non sarebbe il merdoso strumento di dominio della finanza massonica neoliberista, pro-€zona, che È!!!!

Quindi è ridicolo ragionare con i "SE"...

"Sono solo uno dei tanti. Come loro…ci ho provato. In tutti i modi. Sono solo uno dei tanti delusi dal M5S. Uno dei tanti che ci ha provato. Ci ha creduto, poi ha dovuto constatare incoerenze e tradimenti continui…
Ma continuando a provare ad “aggiustare” il giocattolo a cui si teneva tanto…
Adesso non c’è più tempo. O si aggiusta SUBITO, oppure si butta via tutto.
PER SEMPRE."
( Fabio Castellucci )

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Il vero obiettivo di Grillo è indebolire le Destre sovraniste lavorando come accentratore delle opposizioni sfruttando frustrazioni e malcontento, come gli venne suggerito dai famosi ospiti a bordo del Britannia negli anni '90...(FONTE) - Il seguente LINK, integrale, lo trovate: QUI


LA VERA STORIA DEL M5S


LA VERA STORIA DEL M5S
ovvero
LA MERDA NEL VENTILATORE


(Franco Marino) - Un mio collega del mondo dell'informatica (quello da cui provengo) mi ha chiesto, divertito, di parlare della truffa del Movimento 5 Stelle, di Grillo. Con ben tre faccine ridenti accanto al suo messaggio, erano evidenti i toni ironici, avendo entrambi avuto a che fare con quello che è il VERO motore del Movimento 5 Stelle, ovvero la buonanima di Casaleggio.
Infatti di tutta la storia che sta dietro al Movimento, si racconta sempre la favola e non la storia vera.
La favola la conosciamo.
Un bel giorno un comico genovese molto famoso e accreditato come voce dell'antisistema e della controinformazione si guarda allo specchio e con un ragionamento assai poco genovese si dice: "Perché devo passare il resto della mia vita a godermi i denari accumulati come comico? Voglio cambiare questa società! Facciamo un movimento".
Un comico idealista!

Così durante uno dei suoi spettacoli incontra (ma per caso eh? Tutto spontaneamente!) un guru esperto di comunicazione, Gianroberto Casaleggio il quale gli propone di aprire un blog e di curare la sua immagine virtuale.
Poiché si rendono conto che la forza comunicativa di Grillo associata a quella organizzativa di Casaleggio possono creare una gran cosa, ecco il Movimento 5 Stelle.
Fin qui siamo alla favola.
Poi c'è la realtà che è ovviamente diversa.
Il grande sistema finanziario/mediatico/politico internazionale aveva già adocchiato Grillo nei primi anni Novanta tant'è che
 il comico sarà, ed è accertato, uno degli invitati al convegno che si svolge nel transatlantico Britannia.

In questo incontro, i potentati della finanza internazionale, dopo aver, attraverso la CIA con Tangentopoli decapitato la classe politica italiana, costringeranno i governi venturi nostrani a dare il via alle privatizzazioni industriali, ovviamente allo scopo di arricchire ancora di più chi tiene in mano il debito pubblico, ossia le grandi banche multinazionali.

Assieme a Grillo erano presenti Mario Draghi, Mario Monti, Emma Bonino, Giuliano Amato, vari esponenti della famiglia Agnelli, il presidente della Banca Warburg, Herman van der Wyck, il presidente dell’Ina, Lorenzo Pallesi, Jeremy Seddon, direttore esecutivo della Barclays de Zoete Wedd, il direttore generale della Confindustria, Innocenzo Cipolletta e decine di altri manager ed economisti internazionali, invitati dalla Regina Elisabetta in persona.

Mentana era al porto di Civitavecchia con la tròupe del TG5, intervistò per qualche minuto Beppe Grillo che era sbarcato dal tender del panfilo Britannia, Grillo al microfono che l'inviata impugnava disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti.

Negli anni a venire, Grillo terrà al calduccio la sua immagine proponendosi come uomo cacciato dal sistema, come uomo contro etc. e conquistandosi un largo consenso underground attraverso la solita strategia di condurre battaglie magari anche nobili in linea di principio alle quali tuttavia si danno risposte sbagliate che i poteri forti smentiranno, facendoci la figura di quelli che vengono a salvarci dalle cialtronerie di chi lotta contro il sistema.
E già si sente la morale di fondo della favola: "Il sistema sarà anche brutto così com'è, ma è l'unico possibile".
Casaleggio, invece, chi era?
Un giovane manager a quei tempi amministratore delegato di un'azienda che si chiamava Webegg ed era in orbita Telecom.
Questa azienda, a noi che ci occupiamo di informatica, era nota per tutta una serie di cose.
-
 Non pagava bene e non regolarmente né fornitori né dipendenti (tra cui il mio collega di cui vi parlavo in apertura);
- Era infognata di debiti e al tempo stesso manteneva un elevatissimo tenore di vita: aveva la squadra di calcio, organizzava conventions straricche con personaggi dello spettacolo.
- Si caratterizzava per una comunicativa presso dipendenti e clienti che non era dissimile dalla manipolazione in stile Scientology
 che difatti dall'azienda si è trasferita al Movimento.
Al momento dell'addio di Casaleggio alla webegg, cacciato a pedate da Tronchetti Provera (il che spiega i quintali di livore di Grillo contro quest'ultimo nei suoi show) l'azienda si ritrova con ben 30 milioni di €uro di buco di bilancio e un crollo del fatturato.
Niente male.

Non basta.
Quando noi parliamo della Casaleggio Associati, parliamo sempre di Casaleggio e commettiamo un errore.
Perché Casaleggio non era il più importante dei soci.
Il vero socio,
 quello potente, con i legami che contano, che fanno la differenza era Enrico Sassoon, il quale lasciò (ufficialmente) la Casaleggio Associati non appena nei blog indipendenti iniziò ad emergere la sua storia personale, tanto che chiunque sul blog di Grillo osasse chiedere chiarimenti, anche civilmente, veniva bannato.
E' capitato a me e ad altri.

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