La Grotta del ROMITO, o "grotta del Beato Pietro" sita in prossimità di Albero fraz. di Marradi (FI).
Si dice che la grotta tufacea, unica, sia stata formata milioni di anni or sono dalla caduta di un meteorite. In tempi più recenti l'eremita Beato Pietro da Portico fece di quel luogo la propria dimora spirituale.
Da notare che non esistono nella zona e in qui boschi altre masse rocciose di quel tipo. Oggi il luogo è meta di pellegrinaggio in quanto ritenuto sito che può donare pace spirituale e diversi visitatori e frequentatori affermano che nella grotta, spesso, si possono sentire aromi di viola o di incenso.
La mia mappa:
Da notare che non esistono nella zona e in qui boschi altre masse rocciose di quel tipo. Oggi il luogo è meta di pellegrinaggio in quanto ritenuto sito che può donare pace spirituale e diversi visitatori e frequentatori affermano che nella grotta, spesso, si possono sentire aromi di viola o di incenso.
La mia mappa:
Indicazioni per chi volesse recarsi alla grotta:
da Marradi, provenienti da Faenza, in direzione Firenze, si prosegue sino a Biforco e si svolta a sinistra, nei pressi di un ponte, seguendo la segnaletica, verso la località "Campigno".
Imboccata questa strada, dopo pochi chilometri di salita tra i boschi, la si abbandona deviando a sinistra, dopo la segnaletica, direzione per "Albero".
Una volta giunti nei pressi di Albero (non si entra nel borgo), occorre parcheggiare l'auto e si prosegue su un sentiero a piedi per circa 40 minuti, tra boschi di castagni e altro.
Tutto il percorso, dal bivio Biforco, è segnato da cartelli con su scritto: "Grotta Del Romito".
La grotta, secondo quanto si narra, è stata utilizzata in passato da diversi eremiti, e anche da Santi... quello più nominato è "il Beato Pietro da Portico", un fraticello che, si racconta, si sia staccato dai frati francescani di San Francesco in Assisi per predicare al mondo e giunto fino in quella zona; al suo interno sgorga una sorgente: un'acqua considerata miracolosa, dissetante, come dicono anche per lo spirito.
Dal 1988 la grotta è accudita da Sergio Rogai, il quale afferma di aver ricevuto l'incarico all'assistenza e alla cura della grotta stessa, in sogno, al fine di facilitare i visitatori e permettere ai pellegrini di ritrovare la propria strada e il proprio cammino anche nella vita.
da Marradi, provenienti da Faenza, in direzione Firenze, si prosegue sino a Biforco e si svolta a sinistra, nei pressi di un ponte, seguendo la segnaletica, verso la località "Campigno".
Imboccata questa strada, dopo pochi chilometri di salita tra i boschi, la si abbandona deviando a sinistra, dopo la segnaletica, direzione per "Albero".
Una volta giunti nei pressi di Albero (non si entra nel borgo), occorre parcheggiare l'auto e si prosegue su un sentiero a piedi per circa 40 minuti, tra boschi di castagni e altro.
Tutto il percorso, dal bivio Biforco, è segnato da cartelli con su scritto: "Grotta Del Romito".
La grotta, secondo quanto si narra, è stata utilizzata in passato da diversi eremiti, e anche da Santi... quello più nominato è "il Beato Pietro da Portico", un fraticello che, si racconta, si sia staccato dai frati francescani di San Francesco in Assisi per predicare al mondo e giunto fino in quella zona; al suo interno sgorga una sorgente: un'acqua considerata miracolosa, dissetante, come dicono anche per lo spirito.
Dal 1988 la grotta è accudita da Sergio Rogai, il quale afferma di aver ricevuto l'incarico all'assistenza e alla cura della grotta stessa, in sogno, al fine di facilitare i visitatori e permettere ai pellegrini di ritrovare la propria strada e il proprio cammino anche nella vita.
Pubblicato il 22 giugno 2015, in memoria della mia carissima e indimenticabile amica GIULIANA SPAGGIARI di Riccione (scomparsa prematuramente), la quale, in una lontana mattina del mese di maggio 1992, esattamente il giorno 9, era di sabato, con la sua auto.. proprio come una sorella.. mi condusse alla grotta, oltre che per se stessa, soprattutto nel tentativo di aiutarmi maggiormente a livello psicologico.. in considerazione delle sue doti di "sensitiva".. causa il mio dramma familiare relativo alla mia separazione che stavo vivendo in quel periodo.
Dopo poco più di un ora, da Riccione, arrivammo alla "grotta del Romita" .. lei lo chiamava "Beato Pietro"... e, dopo circa una mezz'ora di camminata sul sentiero tra i boschi verdi, di castagni, in una bella mattinata calda di sole di primavera.. finalmente alla grotta! Giunti sul posto, fummo accolti da un forte profumo di incenso, che durò pochi minuti. ! Incredibile e meraviglioso! Poi non si ripresentò più. Il luogo era deserto. Eravamo gli unici pellegrini visitatori! Ricordo molto bene che Giuliana si accasciò in ginocchio e irruppe in un forte pianto e singhiozzi... Io rimasi sbalordito e, comunque, addolorato per il suo piangere, ma lo ritenni uno sfogo molto importante e liberatorio.. una cosa positiva comunque.
Dopo poco più di un ora, da Riccione, arrivammo alla "grotta del Romita" .. lei lo chiamava "Beato Pietro"... e, dopo circa una mezz'ora di camminata sul sentiero tra i boschi verdi, di castagni, in una bella mattinata calda di sole di primavera.. finalmente alla grotta! Giunti sul posto, fummo accolti da un forte profumo di incenso, che durò pochi minuti. ! Incredibile e meraviglioso! Poi non si ripresentò più. Il luogo era deserto. Eravamo gli unici pellegrini visitatori! Ricordo molto bene che Giuliana si accasciò in ginocchio e irruppe in un forte pianto e singhiozzi... Io rimasi sbalordito e, comunque, addolorato per il suo piangere, ma lo ritenni uno sfogo molto importante e liberatorio.. una cosa positiva comunque.
Ci manchi Giuliana!...
Che Dio ti abbia in gloria e ti dia quella pace e serenità che hai sempre vanamente cercato su questa terra, dove, sebbene i tuoi meravigliosi quattro figli, hai sempre patito grandi sofferenze e dispiaceri, che nemmeno i tuoi due pacchetti al giorno di sigarette.. quelle maledette sigarette!.. sono stati capace di cancellare. (R.I.P.)
Giuliano Gil.
IMMAGINI:
Albero (frazione di Marradi) - La vecchia chiesa
Sul grande castagno!
Cà Scheta
In mountain Bike a metà strada oltrepassando il rio
Finalmente !!! Finalmente alla grotta!
* * * * * * * * * * * *
From my facebook "Giuliano Gil Brezza":
- Località "ALBERO"verso i boschi della Grotta del Romita (nella foto)
- EXTRAS:
- L’estate della Baia del Mulino di Albero nel Comune: Marradi, Via Albero; presso la confluenza dei torrenti Campigno e Albero.
- Al Molino della trappola ben si addicono i versi di Dino Campana:
- “…L’acqua del mulino corre piana e invisibile nella gora… dietro a sé il silenzio, la gora profonda e uguale: conservando il silenzio come ogni giorno l’ombra…”.
- Oggi ristrutturato e trasformato, immerso nel verde dei castagni e delle querce con la fontana , il suo ampio parcheggio, il vasto parco, la spiaggetta ed il solarium è il posto ideale per trascorrere i pomeriggi , le serate e le notti dell’estate. La tradizione gastronomica di questa parte della Romagna e Toscana, insieme alla cucina tradizionale romagnola e ad una ottima pizza, vengono proposte ai turisti, con cordialità e simpatia , dal proprietario della Baia del Mulino, Lorenzo e dal suo staff, che da giugno, fino alla fine di agosto, sono a vostra disposizione, in Via Albero dove tutti i martedì e i giovedì il rumore del torrente Campigno si confonde con la musica dal vivo.
- Chi fosse interessato, contatti:
- Tel.055 8045375 – cell.338 7292772
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