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sabato 30 aprile 2016

La popstar PRINCE assassinato?

The artist known as Prince has died suddenly of a mysterious illness, just like Merle Haggard, and both men previously spoke out against chemtrails many have suggested are responsible for a surge in respiratory illnesses.

FONTE: VIDEO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO:
Prince Rogers Nelson, noto con il nome d'arte Prince, venuto a mancare prematuramente all'età di 57 anni, ha lasciando senza parole mezzo mondo. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua abitazione. I motivi della morte rimangono avvolti nel mistero, e sin da subito molti dei suoi fans hanno gridato all'omicidio premeditato.
Pare infatti che negli ultimi anni Prince si era fatto parecchi nemici dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni scottanti che riguardavano il mondo occulto degli illuminati e l'avvelenamento mondiale tramite scie chimiche (scie contenenti metalli pesanti rilasciate da certi aerei con lo scopo di avvelenarci). Se così fosse siamo davanti all'ennesimo assassinio per mano degli illuminati, uno fra tutti quello a discapito del grande Re Del Pop Michael Jackson che già in vita aveva subito calunnie di ogni tipo per essersi annemicato certi "ambienti".
Il talentuoso ed inimitabile Prince, noto per le sue ideologie pacifiche ed animaliste (era vegano e aveva scritto una canzone contro le violenze dei mattatoi), non godeva di grandi simpatie tra i disonesti. La sua triste fine ricorda molto quella del collega Jackson, anch'esso di ideologie di pace e non violenza, trovato morto per mano di un avvelenamento da farmaci sotto somministrazione di un medico massone.
Una vera tristezza, una notizia angosciante, l'ennesimi personaggio scomodo fatto fuori, dopo Kurt Cobain, Tupac, Amy WineHouse, Michael Jackson e Whitney Huston e molti altri. Ciò che caratterizza questo tipo di morti è sicuramente la misteriosità delle cause del decesso e le autopsie poco chiare. Abbiamo perso un grande talento, un personaggio positivo che con la sua stravaganza, il fascino androgino, i suoi falsetti ed il sound inconfondibile riempiva gli stadi di tutto il mondo.
La cosa che fa pensare ancor più all'ipotesi di omicidio per mano del mondo occulto è la sua recente collaborazione lavorativa con Jay-Z, rapper Americano (marito di Beyonce, pop-star sotto le redini degli illuminati) noto per la simbologia massonica-illuminata che mostra senza sosta tramite foto e video, già citato nel 2001 per la morte della cantante Aaliyah che a soli 22 anni perse la vita in un misterioso incidente aereo mentre era in viaggio per girare un suo video musicale.
Ciò che duole è che né Prince né nessuno delle altre vittime torneranno più in vita, e perdere un artista come Prince ci fa sentire davvero a lutto ed impotenti dinanzi a queste ingiustizie.
La calunnia è come la moneta contraffatta: molti che non l'avrebbero mai emessa la fanno circolare senza scrupoli.

Prince Died From Chemtrails, Say Conspiracy Theorists

Conspiracy theorists say that Prince died because of the flu vaccine, or maybe chemtrails? That's all bullshit, but what we know for a fact is that Prince was an amazing artist who helped little nerds.

Links + transcript available at https://www.patreon.com

Image credit:
https://www.flickr.com/photos/penner/...

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ABOUT: Rebecca Watson is the founder of the Skepchick Network, a collection of sites focused on science and critical thinking. She has written for outlets such as Slate, Popular Science, and the Committee for Skeptical Inquiry. She's also the host of QuizoTron, a rowdy, live quiz show that pits scientists against comedians. Asteroid 153289 Rebeccawatson is named after her (her real name being 153289).

martedì 26 aprile 2016

Italia - GOLPE FINANZIARIO. Indagine del PM Michele Ruggiero

Un PM coraggioso: Michele Ruggiero, apre un processo contro il golpe finanziario: non lasciamolo solo.

Il pm della procura di Trani Michele Ruggiero
Nel 2011 l’Italia subì un colpo di Stato. Il governo capeggiato da Silvio Berlusconi, non convinto di percorrere la via dell’austerità, parlò di uscita del nostro Paese dall’euro e la finanza immediatamente passò all’attacco sostituendo Berlusconi con un proprio governo, quello di Mario Monti. Qui il punto non è difendere o meno Berlusconi, che dopo aver subito tutto questo, per bieca convenienza, si alleò con chi lo aveva deposto votando un atto eversivo come il pareggio in bilancio in Costituzione. Il pareggio in bilancio rappresenta infatti la resa dell’Italia alla dominazione straniera, impedendo al Paese il libero esercizio della propria sovranità economica con violazione evidente dei principi fondamentali della Costituzione (artt. 1-11).

RENATO BRUNETTA
Ora un’inchiesta sul golpe del 2011
Non ci sono incertezze nel dispositivo della sentenza di secondo grado che ha sancito l’assoluzione di Silvio Berlusconi, la sua innocenza, nessun rimando a formule dubitative…
LEGGI TUTTO SU MOLFETTA DISCUTE…
Che cosa accadde nel 2011 lo sappiamo bene. La banca centrale europea annunciò che non avrebbe più comprato i nostri titoli di Stato sul mercato secondario. Le agenzie di rating iniziarono a declassare i nostri titoli di Stato e Deutsche Bank vendette i titoli italiani in suo possesso. L’azione coordinata degli organismi finanziari provocò l’impennata artificiale dello spread. Tutto questo ovviamente non bastava a portare alla resa di Berlusconi che ben sapeva che uscendo dall’euro e recuperando la sovranità monetaria in un Paese di grande produttività e forza industriale come l’Italia non avrebbe avuto alcun problema a disintegrare il dominio finanziario.
Huff Post: Nel 2011 Silvio Berlusconi “ha minacciato” di uscire dall'Euro, e subito dopo è stato “assassinato politicamente”
Huff Post: Nel 2011 Silvio Berlusconi “ha minacciato” di uscire dall’Euro, e subito dopo è stato “assassinato politicamente”
LEGGI SU MOLFETTA DISCUTE: CONTRO-LETTERA ALLA BCE TRE ANNI DOPO

Allora la finanza colpì le sue aziende e la paura di perdere la propria ricchezza lo portò alla resa ed all’avvento di Mario Monti, ovvero colui che con le sue politiche ha distrutto il Paese rendendo scientemente molto più difficile di allora un’uscita dal cappio europeo. Monti ha infatti distrutto, con politiche mirate, i settori trainanti dell’economia italiana a finché la ribellione non potesse più essere una scelta praticabile. Il disegno fu semplice e chiaro, la crisi dello spread si concluse non per le azioni distruttive di Monti ma unicamente quando la banca centrale tornò ad annunciare che avrebbe comprato illimitatamente i titoli di Stato italiani sul mercato secondario.
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“Uscire dall’euro? Forse il male minore”
La verità viene sempre a galla. L’economista Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, ammette che uscire dall’euro è il male minore, è la scelta preferibile alla rinegoziazione del debito restando nell’euro…
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Ovviamente tale azione fu subordinata a politiche lacrime e sangue volte allo smantellamento della sovranità italiana. Insomma nel 2011 subimmo un’occupazione paragonabile a quelle di carattere militare.
Il Paese non reagì all’aggressione e la classe politica si posizionò sulle tipiche posizioni collaborazioniste che vediamo in atto ancora oggi con Padoan al timone. Avete letto bene, ho scritto Padoan e non Renzi. Renzi infatti è l’uomo immagine scelto dalle forze d’occupazione, ma il Paese è governato dal ministro dell’economia, uomo di stretta fiducia della finanza.
E veniamo a Michele Ruggiero, è questo il nome dell’unico PM italiano che ha avuto le “palle” di reagire concretamente a questa situazione.
lira
No euro. The Guardian: “Italia torna alla lira entro due anni”
“L’Italia si prepara ad imboccare l’uscita. Anche se l’ipotesi di uscire dall’Euro può sembrare fantasiosa per uno dei membri fondatori, c’è una crescente sensazione che fra non più di 2 anni da oggi, Roma sarà nuovamente amministrata dalla propria moneta”, si legge nell’articolo del Guardian…
LEGGI TUTTO SU MOLFETTA DISCUTE
Ovviamente visto che la competenza in merito agli atti eversivi commessi (delitti contro la personalità dello Stato punibili ex artt. 241 e ss. c.p.) appartiene alla dormiente Procura di Roma, Ruggiero ha dovuto “inventarsi” qualcosa per dare una prima spallata agli invasori. E la sua intuizione giuridica ha portato al superamento dell’udienza preliminare ed all’apertura del dibattimento in un processo dove i fatti del 2011 verranno analizzati con attenzione. Si celebrerà un processo dove la sovranità e l’indipendenza del Paese saranno al centro del dibattito. L’intuizione del PM di Trani è brillante. Ruggiero infatti ha trovato il modo di attaccare la finanza portando alla sbarra otto tra analisti e manager delle agenzie di rating Fitch e Standard&Poor’s.
LETTERA DEGLI ECONOMISTI…
LETTERA DEGLI ECONOMISTI…
Un appello di 300 economisti scritto ben 4 anni fa. Inascoltato dai politici. Le loro previsioni sull’aggravamento della crisi si sono purtroppo puntualmente realizzate. Fino a quando continueranno ad ignorare questo appello?…
LEGGI TUTTO SU MOLFETTA DISCUTE…
Tali agenzie sono accusate dimanipolazione del mercato (ecco come il PM ha aggirato la competenza romana) per aver fornito false informazioni sull’affidabilità dell’Italia come creditore. Lo scopo che il PM ben conosce fu una destabilizzazione dell’Italia sui mercati finanziari deprezzando i titoli di Stato. Tutto questo per imporre un colpo di Stato che mantenesse l’Italia sotto il dominio finanziario.
Michele Ruggiero ha svelato all’Italia, grazie ad un’e-mail interna di S&P dell’agosto del 2011, che già tre mesi prima delle dimissioni di Berlusconi, prima ancora della lettera con cui BCE detto la politica di austerità che l’Italia avrebbe dovuto attuare per avere il suo supporto, l’agenzia sapeva del cambio di governo in Italia.
QUANDO FRAU ANGELA ERA COMUNISTA: ECCO LA FOTO DELLA MERKEL IN DIVISA DELLA DDR
QUANDO FRAU ANGELA ERA COMUNISTA: ECCO LA FOTO DELLA MERKEL IN DIVISA DELLA DDR

Nella lettera, come confermato da numerosi organi di informazione, si consigliava agli investitori di “prendere tempo” perché in Italia c’era la possibilità che venisse imposto un governo tecnico perché Berlusconi era sotto pressione da ogni parte. Ecco che l’oggetto del processo riguarderà indirettamente proprio quei delitti contro la personalità dello Stato che la Procura romana ignora. Insomma da Trani, in caso di condanna e conferma che nel 2011 l’Italia subì un colpo di Stato, potrebbe partire l’offensiva nazionale all’occupazione straniera che ci sta annientando giorno dopo giorno con l’avvallo dei collaborazionisti al governo.
Alcuni dicono che la domanda “C’è un giudice a Berlino?” risalga a Bertold Brecht: riferita alla storia, vera o inventata, di un mugnaio della città di Potsdam, il quale, nel  1700, per contrastare un sopruso di un nobile, dopo essersi rivolto,  senza esito, a tutti i giudici germanici per avere riconosciuto il suo diritto, volle arrivare addiritura a Federico il Grande di Prussia.  Si recò quindi nella capitale, a Berlino, dove  l’umile ma testardo mugnaio ebbe giustizia. “Il miglior giudice è il re” sostiene convinto il popolo nella tradizione drammaturgica. I teologi sanno invece che già nella Bibbia si narra che: Una vedova tutti i giorni stava davanti alla porte di un giudice finché non ebbe giustizia. Luca 18, 2 «In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; 3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: “Rendimi giustizia sul mio avversario”. 4 Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, 5 pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”».
Alcuni dicono che la domanda “C’è un giudice a Berlino?” risalga a Bertold Brecht:
riferita alla storia, vera o inventata, di un mugnaio della città di Potsdam, il quale, nel 1700, per contrastare un sopruso di un nobile, dopo essersi rivolto, senza esito, a tutti i giudici germanici per avere riconosciuto il suo diritto, volle arrivare addiritura a Federico il Grande di Prussia. Si recò quindi nella capitale, a Berlino, dove l’umile ma testardo mugnaio ebbe giustizia. “Il miglior giudice è il re” sostiene convinto il popolo nella tradizione drammaturgica.
I teologi sanno invece che già nella Bibbia si narra che:
Una vedova tutti i giorni stava davanti alla porte di un giudice finché non ebbe giustizia.
Luca 18, 2
«In una certa città vi era un giudice, che non temeva Dio e non aveva rispetto per nessuno; 3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui e diceva: “Rendimi giustizia sul mio avversario”. 4 Egli per qualche tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Dio e non abbia rispetto per nessuno, 5 pure, poiché questa vedova continua a importunarmi, le renderò giustizia, perché, venendo a insistere, non finisca per rompermi la testa”».
L’economia da sola non salverà il Paese. Non può farlo. Il Paese si salverà solo se assieme alla ripresa di politiche economiche volte all’interesse nazionale la Magistratura colpirà, Costituzione e codice penale alla mano, quel potere finanziario costituito che ci ha portato in questo incubo, recuperando da essi il maltolto con quegli strumenti giuridici che l’azione penale consente. Dobbiamo riprenderci quel tessuto produttivo che ci è stato sottratto con azioni criminali.
Peraltro tornando a Padoan è tutt’altro che irrilevante rammentare ai lettori che lo stesso ha deciso di non far costituire lo Stato contro le agenzie di rating nel processo in corso, non procedendo neppure alle richieste di risarcimento per quei danni erariali che la Procura aveva evidenziato (su tutti i 2,5 miliardi pagati da Monti senza fiatare a Morgan Stanley in forza del declassamento dell’Italia da parte di S&P. Soldi dovuti in virtù di una clausola di un contratto derivato incredibilmente sottoscritto dal governo italiano. Clausola prontamente onorata dal servile Monti nonostante S&P, che conta tra i suoi azionisti proprio Morgan Stanley, fosse già sotto inchiesta).
Insomma mentre qualche euro imbecille insiste nel dire che Monti ha salvato il Paese la realtà è che un PM ed un GUP hanno già dimostrato il contrario e questo nonostante l’assordante silenzio mediatico e l’ostruzionismo del governo che si schiera con i nemici del Paese. Ruggiero ha ironicamente definito sorprendente la scelta di Padoan di non costituirsi, comunque ciò che conta è che il processo va avanti.
Sosteniamo questa Procura coraggiosa che può fare il primo fondamentale passo che porterà anche alla futura condanna di almeno 3/4 della classe politica italiana che ha lavorato al fianco dei nostri nemici perseguendo lo smantellamento della sovranità e dell’indipendenza nazionale.
Ruggiero da speranza a tutto il Paese e noi non dobbiamo lasciarlo solo. Diffondiamo quanto sta accadendo rammentando anche che durante il processo saranno escussi come testi tra gli altri addirittura Monti, Padoan, Draghi e Prodi. Ovvero alcuni dei principali traditori della nostra Repubblica.
Seguiremo il processo passo dopo passo soprattutto perché proprio da tali testimonianze si potrà dare ulteriore impulso alle denunce che porto da tempo avanti contro la cessione della sovranità nazionale. Sarà istruttivo sentire Monti e Padoan che raccontano quanto da essi compiuto davanti ad un PM che li vorrebbe alla sbarra con il ben diverso ruolo di imputati. Speriamo che anche a Roma qualche Magistrato sappia rendere onore al lavoro del Collega e trovi il coraggio di procedere
Avvocato Marco Mori articolo del 26 luglio 2015 FONTE WEB: IMOLAOGGI

lunedì 25 aprile 2016

A.T. Bibbia - Il perdono e la misericordia di "Dio" dove stanno?

Numeri 15,32 - Antico Testamento
"Mentre gli Israeliti erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato..
[...] Il Signore (Yaweh) disse a Mosè: “Quell'uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori dell'accampamento”. Tutta la comunità lo condusse fuori dell'accampamento e lo lapidò; quegli morì secondo il comando che il Signore (Yaweh) aveva dato a Mosè."
Mi spiegate voi che male aveva fatto quel povero disgraziato???
Quale era la sua colpa per essere ammazzato???
Cosa aveva fatto di male??? Aver lavorato il sabato infrangendo le disposizioni del dittatore supremo? Ma non bastava una multa???!! E il perdono e la misericordia di "Dio" dove stanno?
(P) - Números 15:32 - Antigo Testamento
"Enquanto os israelitas estavam no deserto, acharam um homem apanhando lenha no dia de sábado ..
[...] O Senhor (Yahweh) disse a Moisés: "O homem deve ser condenado à morte; toda a comunidade. apedrejará fora do arraial. Toda a comunidade o levou para fora do acampamento e apedrejaram; ele morreu, conforme a palavra que o Senhor (Yahweh) tinha dado a Moisés ".
Você sabe explicar, este pobre coitado homem, que tinha feito de errado ???
Qual foi sua culpa por ter vindo matado ??
O que ele tinha feito de mau??? Tendo trabalhado no sábado quebrando as disposições do ditador supremo? Mas não estava o suficiente multa ??? !! E o perdão e misericórdia de "Deus".. onde estão eles?

Raccoglitore di legna moderno
ENG:
Numbers 15:32 - Old Testament
"While the Israelites were in the wilderness, they found a man gathering sticks on the Sabbath day ..
[...] The Lord (Yaweh) said to Moses, "The man shall be put to death; the whole community. stone him with stones outside the camp. " The whole community took him outside the camp and stoned him with stones; he died according to the word that the Lord (Yaweh) had given to Moses. "
Could you tell me, this poor wretch, what does he done wrong ???
What was his fault for coming killed ??
What had he done wrong ??? Having worked on Saturday breaking the provisions of the supreme dictator? But it was not enough a fine ??? !! And the forgiveness and mercy of "God" where are they?

martedì 19 aprile 2016

I veri motivi per cui la crisi non potrà finire MAI

I veri motivi per cui la crisi non finira' mai
Un articolo di Valerio Malvezzi
PERCHE' INGANNANO FACILMENTE LA GENTE?Da anni, ogni anno, come nella canzone del grande Lucio Dalla, si racconta che andra' meglio.
"Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
portera' una trasformazione
e tutti quanti stiamo gia' aspettando
sara' tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scendera' dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno."
Gia' che ci sono, raccontano che ci sara' da mangiare e luce tutto l'anno, anche i muti 
potranno parlare, mentre i sordi gia' lo fanno.
E tutti a crederci.
Da anni.
Ma come e' possibile? – mi sono chiesto.
Poi, ho letto della ricerca Mc Graw Hill e di Banca Mondiale, che dice quale e' il livello di 
conoscenza finanziaria del nostro Paese. Dietro a quali Paesi si colloca la cultura 
economica italiana, a livello mondiale?
Dietro a questi.
Kenya, Togo, Botswana, Madagascar.
Non e' uno scherzo, e' una ricerca Mc Graw Hill e Banca Mondiale.
Ora, passi per il Kenya, ma e' facile far credere le piu' grandi sciocchezze a una 
popolazione che e' meno preparata, in materia finanziaria, di quella del Togo o 
del Botswana. Ma siamo sicuri che si siano spiegate le cose in modo chiaro agli italiani?
E allora, anche se molti mi criticano per il mio linguaggio semplice, io ritengo che, 
se si dicono le cose in modo chiaro, la gente capisce.
Oh, se capisce.

L'ANNO CHE VERRA'E allora, partiamo dalle cose piu' semplici.
Partiamo dalla fine della crisi, annunciata piu' volte dal governo. 

Ora, al di la' delle parole dei politici, sarai d'accordo con me – che ho un'origine contadina -
 che in economia contano i fatti.
Quando finisce una crisi?
Quando le cose vanno bene.
Ora, pensa al bilancio della tua famiglia. Le cose vanno bene quando aumentano le entrate
 o si riducono le spese, meglio ancora se succedono entrambe le cose insieme.
E allora, da anni ti dicono che sara' tre volte Natale e si ridurra' la spesa pubblica. 

Questo perche' si combattono gli sprechi, si tagliano le province, si fanno lavorare i 
fannulloni e via discorrendo.
Bene, vediamo la riduzione della spesa pubblica.
Ma, dato che le mie opinioni potrebbero essere di parte, prendero' i dati certamente piu' 
favorevoli al Governo.
E allora, quali dati prendo?
Quelli dati dal Governo.
Si chiama DEF (Documento di Economia e Finanza) e dice le previsioni del Governo sulla 
politica economica del Paese nei prossimi anni.
Nel seguito, vedrai quanto il Governo prevede di risparmiare nella spesa cosiddetta 
corrente; diciamolo in modo semplice, per i non addetti ai lavori.
La spesa corrente e' quanto serve a far funzionare la macchina pubblica, quindi 
sostanzialmente i contratti di servizi esterni e soprattutto la voce di spesa primaria, 
quella per cui tu e io paghiamo le tasse: gli stipendi dei dipendenti della pubblica 
amministrazione.
Allora, vediamo insieme gli effetti della meravigliosa riduzione della spesa pubblica.
Ci aspettiamo quindi una bella linea all'ingiu'.
Minchia, che bel risparmio!
Ora, ti voglio far vedere un'altra cosa. Il futuro di una famiglia, di un'azienda, di un Paese, 
dipende da cosa?
Dai suoi investimenti.
Se non investi, non hai futuro.
In termini semplici e chiari a tutti, se il contadino non semina il seme di grano, non 
raccogliera' le spighe.
E allora, se un Governo mi racconta che ci sara' un futuro, di sicuro quel governo sta 
aumentando gli investimenti, cioe' le spese che servono a crearlo, quel futuro.
Quindi, mi aspetto una linea che cresce negli investimenti pubblici.
Eccola.
Minchia, che bella crescita negli investimenti!
Infine, da tempo scrivo che bisogna rilanciare la spesa pubblica, e quando scrivo quello 
intendo dire gli investimenti.
Ora, una azienda sana ha un rapporto tra spesa corrente (tra cui il personale) e spesa per 
investimenti abbastanza equilibrato. Significa che, se l'Italia vuole avere un futuro, deve 
avere una spesa corrente bassa e una spesa per investimenti alta, o comunque le due barre
 dovrebbero essere sostanzialmente in equilibrio.
Cosi' non fosse, e cioe' se avessimo, paradossalmente, uno Stato con una barra (quella delle
 spese correnti) nettamente superiore alla spesa per investimenti, vorrebbe dire che i 
cittadini italiani pagano sostanzialmente le tasse non per avere un futuro – come sarebbe 
logico aspettarsi – ma per dar da mangiare alla macchina enorme della pubblica 
amministrazione.
Sicche', quando sento politici ignoranti che parlano di lotta allo spreco della pubblica 
amministrazione, io dico: benissimo, ma avete una idea dei numeri.
Sapete quanto e' il peso della spesa per stipendi e mantenimento della macchina dello 
stato rispetto alla spesa per avere un futuro, cioe' degli investimenti?
Se nei grafici precedenti ti ho fatto vedere il trend, cioe' la direzione, facendoti 
chiaramente capire dove stiamo andando, ora ti faccio vedere il peso, cioe' quanto pesano 
in termini relativi tra loro i due grafici precedenti.
Quanto pesano gli investimenti (barra rossa) rispetto alle spese correnti della pubblica 
amministrazione (barra blu)? La barra rossa sono il futuro, il blu e' il peso sulle nostre 
spalle per avere uno straccio di futuro.
Eccolo.
Minchia, e noi sosteniamo tutto quello spreco per fare investimenti cosi' ridicoli?
Bene, forse per la prima volta tante persone hanno una idea numerica e precisa di cosa sia 
il bilancio dello Stato italiano, in parole povere.
Semplicemente, tu stai pagando le tasse per mantenere una pubblica amministrazione 
gigantesca, che ha un costo di bilancio enorme, per produrre degli investimenti, cioe' il 
futuro di questo Paese, che sono piccolissimi rispetto alle spese correnti.
Ora, e' chiaro anche a un bambino che gli sprechi, cioe' quello che si deve tagliare, sta 
nella barra blu (le spese correnti).
Dal momento che, ovviamente, il Governo mai mettera' mano alla voce principale che si 
chiama personale, ecco che taglia solo dove non si dovrebbe tagliare, la barra blu 
(gli investimenti per il futuro).
Insomma, abbiamo foraggiato con le nostre tasse un elefante per partorire un topolino.
Solo che, nelle previsioni del governo, l'elefante crescera' e il topolino sara' sempre piu' 
piccolo.

L'ELEFANTE CRESCERA'Ovviamente, nella canzone del Governo sara' festa 
tutto il giorno e si riducono le tasse.
E invece, no.
Gia' ho documentato, in precedenti articoli, che la pressione fiscale del 2015 e' salita.
E in futuro?
Le imposte dirette avranno, secondo le elaborazioni di Centro Studi Unimpresa sui dati del 
Documento di Economia e Finanza del Governo, una crescita di quasi il 5%, mentre quelle 
indirette (tra cui l'IVA) aumenteranno di oltre il 13% nel periodo tra il 2015 e il 2019.
Non lo dico io, lo dice la fonte piu' autorevole: il Governo italiano.
Il lettore attento osservera' che la pressione fiscale rimane pressoche' invariata, attorno al 
43% (e comunque non si riduce affatto, a differenza dei proclami politici).
Il punto e' che quella e' la pressione nominale, che e' ben diversa da quella reale.
Quella reale e' questa qui:
Siamo i primi almeno in una cosa, in Europa: nella pressione fiscale sulle piccole e medie imprese.
Oltre il 68%, secondo le elaborazioni Price Waterhouse & Coopers.
Insomma, lo dico agli imprenditori che ancora credono alle favole degli elefanti che volano e dei topolini.
Gli elefanti (la spesa pubblica della burocrazia italiana) non fara' volare gli investimenti (il topolino), quindi le tasse non scenderanno affatto.

L'elefante burocrazia porta a spasso 
l'investimento pubblico
Non funziona cosi' l'economia, quindi non state ad ascoltare piu' il pifferaio magico.

IL PIFFERAIOC'e' sempre un pifferaio, qualcuno che racconta cose in cui la gente 
vuol credere.
Eccone uno, che cosi' cinguettava, poco piu' di un anno fa.
Allora, se il futuro e' quello delineato dal Governo – ed e' quello, se tutto va bene – 
allora le banche dovranno subire peggioramenti dei volumi dei crediti in sofferenza. 
Cosa vuol dire?
Significa che le famiglie e le imprese faranno molta fatica a rimborsare i debiti, e molte 
non lo faranno.
Come no!
Sara' una passeggiata sul tappeto rosso.
Le banche, srotoleranno il tappeto rosso alle imprese, secondo i pifferai, quando si 
considera che i crediti deteriorati (oltre 330 miliardi) sono circa l'80% del loro capitale e 
delle loro riserve.
Stiamo parlando, a livello italiano, di circa un milione e duecentomila unita' (senza 
considerare le posizioni incagliate, ristrutturate o scadute).
Una meraviglia.
Solo che, per non far capir nulla alla gente, parlano sempre di debito pubblico, e mai di 
debito privato.
Ora, secondo i fautori dell'euro, quelli che suonavano il piffero magico di allora, le 
famiglie italiane ed europee in genere avrebbero ridotto i loro debiti.
E infatti.
Guarda che bellezza, dopo essere entrati nell'euro.
Qui vedi l'incremento del debito privato, cioe' delle famiglie e delle imprese, dal 1999 
(prima dell'euro) al 2012, nei Paesi europei.
In Italia, il peso del debito sui privati (famiglie e imprese) e' aumentato di quasi 52 punti 
di PIL in quel periodo.
Tradotto, ci siamo indebitati nel mondo privato (famiglie e imprese) molto di piu' di prima.
Ma i debiti, se uno li fa, c'e' uno che li concede.
Quel qualcuno, sono le banche.

SIAMO PIU' RICCHI?Ora, per decidere se le cose vanno meglio, oppure peggio, 
in economia non si discute di impressioni, ma di numeri.
Esiste una sola cosa che conta: il reddito reale disponibile.
Quindi, io posso anche aver piu' debito ma se il mio reddito cresce, avro' una quota di 
reddito che potra' pagare il debito aggiuntivo.
La situazione sarebbe drammatica, invece, se al crescere del mio debito io perdessi il 
mio potere di ripagarlo, se il mio reddito reale fosse calato, invece di aumentare.
E infatti, e' quello che e' successo.
La linea rossa ti dice come e' cresciuto il debito privato, mentre la linea blu ti dice quanto 
e' cresciuto il reddito reale per pagare quel debito.
Ora, dopo circa vent'anni, il reddito reale (la barra blu) che era salito fino a quasi il 2007, 
e' crollato ai valori della meta' degli anni 90.
Con una grande differenza.
Che, all'epoca, non eravamo indebitati con le banche.
Quindi, siamo piu' ricchi?
Direi proprio di no.

LA SPIRALEE ora, per farti capire dove ci stanno portando, ti diro' (ma gia' lo hai 
capito) che stanno tagliando ulteriormente gli investimenti pubblici, per rispettare il mito 
del dannato debito pubblico.
Ed ecco cio' che succedera'.
La crisi non finira', mai.
Non se si continuera' la strada del neo liberismo economico.
La riduzione degli investimenti pubblici (gia' hai visto che e' nei piani del governo) portera' 
a un ulteriore crollo del PIL (avevo previsto l'anno scorso che saremmo stati sotto l'1% e 
puntualmente si e' verificato). Questo si verifichera' anche quest'anno (come vedi, stanno 
gia' rivedendo al ribasso le stime di soli tre mesi fa). Ma questo, si accompagnera' a 
riduzione di gettito e degli utili aziendali.
Le banche, al vedere i bilanci delle aziende, chiuderanno i rubinetti, per regole 
internazionali.
Questo, cioe' una ulteriore stretta creditizia (pensa a cosa succedera' ai loro bilanci), 
avvitera' l'economia su se' stessa, cioe' non ci fara' uscire dalla "crisi".
E sai perche'?
Perche' non puoi uscire da cio' che non sei.
Non e' una crisi.

NON E' UNA CRISISi tratta di un cambiamento, deliberato e pianificato, di 
modello economico.
Verso la fine del secolo scorso, e' stato cambiato il modello di riferimento.
Nel nuovo modello, tutti i privati (non finanziari, cioe' famiglie e imprese) hanno perso, 
chi piu', chi meno.
Quello che conta e' cio' che abbiamo perso nei redditi reali.
Chi ha perso di piu'?
Non so se noti chi e' il Paese in fondo alla classifica mondiale, nel corso degli ultimi anni.
Quello che conta, sono i redditi reali.
Ecco i dati reali, gli unici che contano.
Ti e' chiaro chi ha perso di piu' in Europa, dietro anche alla Grecia?
Del resto, noi a meta' degli anni novanta eravamo una potenza industriale, e facevamo 
paura a qualcuno.
Per non far capire nulla alla gente, continuano a riempire la testa di sciocchezze ad ogni 
telegiornale, specialmente insistendo sul debito pubblico.
Cosi' facendo, nascondono il debito privato, cioe' su famiglie e imprese.
Poi, raccontano alla gente che si tratta di una crisi, per tenerla nell'ignoranza.
Si tratta di un piano deliberato.
E chi afferma che gli italiani sono ricchi perche' hanno le case, o e' scemo, o mente 
sapendo di mentire.
Non a caso, sono gia' state introdotte patrimoniali di fatto e ben presto ne introdurranno 
di nuove.

QUINDI, QUANDO FINIRA'?Mai.
Se non cambiano, rivoluzionandolo, il sistema economico nel quale ci hanno cacciato, 
mai.
Non si tratta di mie opinioni, ma di fatti numerici, di calcoli, poco noti alla gente.
Quello che conta non e' il debito pubblico, ma il debito privato – che come ti ho spiegato 
e' esploso – e il rapporto tra il debito pubblico e il PIL (prodotto interno lordo) in termini reali.
Allora, vediamo questo secondo dato.
La barra blu ti dice il PIL a prezzi di mercato, quella rossa il debito pubblico.
Fino grosso modo al 2007 la barra rossa era di poco superiore a quella blu, cioe' il debito 
era di poco superiore al prodotto della nazione, cioe' al suo reddito reale.
Come in una buona famiglia, tu paghi i debiti se hai redditi sufficiente per pagarli.
Ma oggi ci troviamo una famiglia senza reddito e uno stato sempre piu' indebitato.
Con chi?
Questo e' il punto.
Con un sistema di banche private cui la politica ha svenduto, in cambio di quattro piatti di 
lenticchie e due poltrone, il controllo della moneta.
La moneta che usiamo, l'Euro, non e' piu' controllata dallo Stato, ma e' di proprieta' di un 
sistema di banche private.
Insomma, lo Stato paga interessi ai privati per avere cio' che, un tempo, poteva aver 
gratuitamente, essendo debitore di se' stesso.
Quella freccia nera rappresenta il divario che si e' creato tra il reddito reale e il debito da 
pagare.
Ho scritto piu' volte che non si uscira' mai da questa crisi.
Va bene, forse ho un po' esagerato.
Vuoi un dato piu' ottimista?
Secondo autorevoli economisti, se tutto va bene, per recuperare quella freccia nera, cioe' 
per tornare a un livello di tendenziale parita', ci vorranno vent'anni di sacrifici.
Vent'anni.
Un ergastolo.

LE BANCHEOra, ci sono banche che indubbiamente in questo gioco hanno 
guadagnato somme di denaro incalcolabili per una persona normale.
La politica ha svenduto il proprio potere ai banchieri, ma solo alcuni hanno il controllo 
della situazione. Gli altri, stanno smenandoci un mare di soldi, e la gente non lo sa.
La situazione del sistema bancario italiano non e' affatto roseo come i pifferai magici del 
governo vogliono far credere agli irriducibili lettori, mossi da inguaribile e infondato 
ottimismo.
Non lo dico solo io – nuovamente – ma semplicemente io spiego in modo semplice cio' che 
sanno gli esperti.
Vediamo come ci vedono all'estero.
Per capire l'economia italiana, bisogna – ahime' – leggere cio' che dicono gli organi di 
informazione imparziali.
Eccolo.
Vediamo i disastri dei debiti italiani.
Nel grafico (fonte Bloomberg Intelligence) trovi in rosso la media europea. In giallo, 
trovi tutte le principali banche italiane, da Mediobanca fino al Monte dei Paschi di Siena.
Cosa noti?
Che tutte le banche italiane fanno peggio della media europea.
Stiamo confrontando i debiti "malati" delle banche italiane con la media europea.
Disarmante, non trovi?
Ecco un altro grafico (fonte Bloomberg)
.
Qui invece vedi dati recentissimi.
Si tratta delle performance di borsa dell'indice azionario bancario europeo di 600 banche e 
di un paio di banche italiane, molto chiacchierate in queste settimane: Il Banco Popolare 
e il Monte dei Paschi di Siena.
Ora, come scrivono all'estero, le banche europee stanno avendo performance negative, 
ma le banche italiane sono nettamente sotto la media.
Ora, ti incornicio due frasi e te le rendo immediatamente comprensibili, perche' forse 
ascoltare il telegiornale italiano non e' la cosa migliore in senso assoluto per sapere la 
verita'.
"At the root of the problem are Italian lenders' 360 billion euros ($409 billion) of 
non-performing loans. As a proportion of total lending, the country's banks have more 
non-performing loans than in any other major European economy." (Bloomberg)
Ok, lo ammetto.
Non e' una traduzione propriamente letterale, ma io voglio farmi capire dalla gente.

CONCLUSIONEL'anno che verra' e' una canzone meravigliosa.
Ma non e' facendo credere alla gente che ogni Cristo scendera' dalla croce e che anche 

gli uccelli faranno ritorno, che si risolvono i problemi.
I problemi, se non si affrontano, restano.
Il metadone di Draghi, di cui ho scritto in altri articoli, ha impedito al nostro Paese di 
saltare. Ma se tutti i miliardi di risparmio di interessi passivi che ti ho mostrato in una 
tabella di questo articolo, dovuti al trucco finanziario di drogare il mercato, saranno 
spesi dal nostro Governo per sostenere gli sprechi della spesa corrente, aumentando al 
contempo le tasse sulle piccole e medie imprese, lo scenario non sara' migliore, ma 
peggiore.
Questo scenario non e' la mia fantasia, ma cio' che e' scritto nel Documento di Economia e 
Finanza del Governo italiano che io ho commentato.
Invece, chi si informa, studia, analizza il mercato, leggendo informazioni non di parte, 
scopre che c'e' ben poco di cui stare tranquilli.
Molti imprenditori pensano ancora, fidandosi delle parole dei pifferai, di poter andare in 
banca coi vecchi metodi, all'italiana.
Ma si', dai, l'amicizia.
Tutti abbiamo un amico, da qualche parte.
L'Italietta degli amici, delle raccomandazioni, delle banche sotto casa.
Abbiamo visto tutti dove e' finita quell'Italia, quella che difendeva le "banche di territorio". La banca Etruria era una di quelle "banche di territorio".
Nel mondo che verra', domani, non ci sara' spazio per gli amici degli amici, per le raccomandazioni, le scorciatoie, perche' il mercato bancario sara' piu' duro e spietato.
Non conta nulla in questo mercato il parere di chi dice a vanvera che usciremo dalla crisi, presto, se non oggi certamente l'anno che verra'.
Cio' che piu' conta, ai miei fini, e' questa altra frase di chi capisce di economia ed e' imparziale, perche' non italiano che - parlando delle banche italiane - scrive:
"That prevents them from issuing new loans to promote economic growth." (fonte Bloomberg).
Quello che ti ho descritto e' il campo di battaglia in cui devi combattere oggi e nel prossimo futuro. Adesso puoi fare due cose.
La prima e' fare finta di niente e aspettare gli eventi (nel frattempo ti puoi godere gli Europei a giugno e la moviola in campo a settembre).
La seconda e' la seguente:
Se farai la seconda scelta, scoprirai una spiegazione razionale.
Scoprirai che la realta' e' molto diversa da quanto tu pensi.
Scoprirai che qualsiasi battaglia si puo' vincere con le strategie giuste (quelle che impari al corsoWIN the BANK) e con gli strumenti adeguati e che puoi scaricare dal blog www.winthebank.com.
 (FONTE: 
http://www.winthebank.com/Pagine/News/VM_187_2016_04_14_Crisi_Finita.asp)





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i commenti:

Alberto Bastiani ·
Grazie per queste delucidazioni, è importante che ci sia qualcuno in grado di "tradurre" queste informazioni e sintetizzarle facendo capire come saranno le cose nell'immediato futuro!
Riguardo alla spesa pubblica: credo che avremmo una vera e propria rivoluzione quando non si potrà fare altro che iniziare a toccare anche gli intoccabili, ossia la pubblica amministrazione! Con riforme drastiche, legittime ed effettivamente doverose.. Persone abituate a ricevere ogni mese lo stipendio puntualmente, senza ritardi nei pagamenti, fornitori esigenti, clienti insolventi, banche stressanti. Potenzialm...Altro...
Valerio Malvezzi ·
Alberto, esattamente.
Le manovre "una tantum", le regalie e quelle che io chiamo "elemosine", servono solo a fare una politica di redistribuzione del reddito, finalizzata a soluzioni tampone, spesso di stampo elettorale, sempre in logica di breve termine.
Regalare soldi a pioggia, come faranno presto, serve solo a questo.
Ne scriverò presto, parlando ancora dell'"helicopter money", cioè dei soldi che piovono dal cielo.

Sono lieto di sapere che ti sei iscritto al Corso.
In questo scenario, imprenditori e consulenti devono sapere come si combatterà, in termini pratici, sul mercato del credito, per portare soldi alle imprese.
Ci vediamo a Bologna a giugno.
Mi piaceRispondi115 aprile 2016 9:39
Giorgio Capecchi ·
Grazie a Malvezzi anche io capisco come va l'Italia. Anche se vivendo nelle aziende parecchia puzza l'ho sempre annusata. Segnalo due errrorini: nel grafico PIL, www.vinCitorievinti.com. E più su, nel commento al grafico "Come pesa la spesa pubblica", non si dovrebbe tagliare la barra ROSSA.
Valerio Malvezzi ·
Giorgio, chiunque viva nelle imprese sa bene che io dipingo la realtà.
Quella realtà è nota a chiunque sappia cosa sia una azienda italiana, quale fatica debba fare per sopravvivere in una giungla di burocrazia, contro un fisco iniquo e con un sistematico bisogno di fonti finanziarie che, per la piccola impresa di questo paese sono solo - con buona pace dei soloni - le banche.

Io mi occupo solo del tema del rapporto tra banche e imprese, cioè di come si negozierà domani sul mercato bancario, per portare a casa il denaro.

Questo si impara nei miei corsi.
Grazie del tuo contributo e un cordiale saluto.
Mi piaceRispondi15 aprile 2016 9:41
Karl Carlomarchetti Etto ·
Autore presso Spettacolo
Valerio ha letto il facile facile libro di Krugman UN PAESE NON È UN AZIENDA

Credo sia argomento essenziale per parlare di macroeconomia
Mi piaceRispondi16 aprile 2016 9:27
Angelo Valentini
Ciao Valerio e grazie per questo articolo, che dire, che nervoso, la situazione è drammatica, mi fa sorridere chi ora dice che ci stiamo riprendendo, che le banche concedono più mutui, ma invece guardando in faccia alla realtà ci si rende conto della spirale disumana nella quale siamo caduti, sinceramente Valerio per mia ignoranza pensavo che non cera molta differenza tra lira ed euro, nel senso che entrambi siano delle monete a debito e quindi tossiche, ho studiato parecchio su questo argomento, ma leggendo i tuoi articoli mi sono reso conto che ne so veramente pochissimo, grazie per tutte queste informazioni
Valerio Malvezzi ·
Angelo, ormai ci avviciniamo ai 200 articoli del blog su temi economici e finanziari.
Il quadro che io dipindo è ciò che dicono di noi all'estero e ciò che sanno coloro che attingono a informazione indipendente.
In quel quadro, dovranno competere le imprese italiane.

Pensare che in quel quadro ottenere credito dalle banche sia più facile è una cosa che lascio credere agli adulti che ancora leggono la favola di pollicino o cenerentola.

Per tutti gli altri, e sono tanti, ci vediamo al prossimo Corso Win The Bank, per imparare come, in quello scenario, una impresa può, in pratica, ottenere credito dalle banche in Italia.
Mi piaceRispondi115 aprile 2016 9:44
Piercarlo Fabbio ·
Allora, il pezzo è al solito preciso e puntuale. La situazione è questa. Ora però, ribadendo ancora ciò che vi è da dire in prossimi pezzai, occorre lo sforzo di segnalare qualche iniziativa per uscire dalla situazione. A meno che non si voglia dire che il modello non è correggibile. Se il nuovo ordine impoverisce le famiglie e gli imprenditori e non vi è nulla di sostitutivo, a chi serve. Non penso che qualche straricco possa cercare di diventarlo ancora di più a spese altrui. Bisogna pensare che lo possa fare ugualmente (è legittimo) attraverso una ridistribuzione di ricchezza, altrimenti lui stesso rischia l'estinzione. Per quanto riguarda gli Stati sovrani, il retaggio risorgimentale mi pare appannato e se non si riesce a ragionare in termini politici più vasti, penso che una singola regione non possa che continuare a sbagliarsi addosso.
Valerio Malvezzi ·
Piercarlo, io penso esattamente l'opposto, e cioè che non solo questo modello sia correggibile, ma anzi, si debba decisamente buttarlo nel cesso.
Insieme, possibilmente, a tutti coloro - ivi compresi gli economisti asserviti al potere - che hanno fatto credere al popolo che sia l'ultimo possibile.

Quando qualcuno scrive che io sarei pessimista e vittimista, non ha capito semplicemente un cazzo.
E' esattamente l'opposto, è rassegnarsi, non lottare per cambiare le cose il vittimismo.

Vittimismo è prendersi delle sberle in faccia e dire grazie, ogni anno, da ormai molti, troppi anni.

Ora sai c...Altro...
Mi piaceRispondi415 aprile 2016 9:48
Mauro Buso ·
Mi sembra che emerga chiaramente che la cosa più urgente da fare è un'ottimizzazione della spesa pubblica. In poche parole avremmo bisogno di sostituire tutti gli amministatori pubblici, che stanno agendo su prevalente indirizzo politico, legato al mantenimento dei privilegi e agli interessi delle lobby, con amministratori tout-court in grado di riproporre una spesa funzionale allo sviluppo, senza incrementare il debito, ma andando a tagliare dagli enormi sprechi, cosa che non si sta facendo perché appunto gli attuali amministrazioni stanno operando in pieno conflitto di interessi.
Come fare? ...Altro...
Mi piaceRispondi15 aprile 2016 10:38
Valerio Malvezzi ·
Mauro Buso in questo blog non si fa e non si esprimono opinioni politiche.
Grazie della collaborazione.
Mi piaceRispondi15 aprile 2016 10:40
Luciano Murgia ·
Estremamente chiaro con il di più quella punta di sarcasmo che a me piace tanto. Ho, però, questa sensazione: nel tirare le somme, perché si trovano le situazioni solo quelle criticabili. Mi spiego meglio. Si parla di spesa corrente dello Stato, delle tasse che paghiamo per sostenere l’elefante della macchina amministrativa e di riflesso i miseri sforzi per incrementare gli investimenti. Ma perché viene fuori, sempre, che è necessario tagliare i privilegi?
Cosa è un privilegio: ricevere regolarmente lo stipendio, avere un mese di ferie all’anno, percepire la tredicesima, ammalarsi ed essere pr...Altro...
Valerio Malvezzi ·
Luciano, nei miei articoli da tempo spiego che quel piatto di lenticchie non mi va bene, perché hanno invertito la logica: non è più la politica a controllare l'economia che determina la finanza ma è la finanza che controlla la politica che condiziona l'economia.

La questione non è dar la caccia alle streghe.
Il populismo non mi appartiene, da sempre.

Al punto che io spiego che la questione è invertire quel rapporto, scardinare quel modello, ridare centralità all'economia, tornare ad avere il controllo pubblico della moneta e via discorrendo.