La capitale belga è teatro di un’ennesima operazione falsa bandiera (false flag operation) con tre pseudo-terroristi che si fanno esplodere alla stazione ed all’aeroporto. Non è il caso di usare toni dubitativi o interrogativi, perché è evidente che i “fatti” di Bruxelles ricalcano il solito copione che, tra le altre cose, era stato anticipato in alcune pellicole cinematografiche tra cui “Spectre”.
Come possiamo essere certi che gli “eventi” belgi sono la solita sceneggiata? Grazie alle seguenti circostanze:
• Le reti televisive hanno mandato in onda, immediatamente dopo gli “avvenimenti”, un video riciclato riferito ad un attentato perpetrato in Russia nel 2011. E’ stato poi dichiarato trattarsi di un errore: ci pare un errore alquanto grossolano per opera di reti televisive iperorganizzate! I tecnici, infatti, hanno avuto tutto il tempo per reperire il video adatto ed editarlo, cancellando, in perfetta malafede, il logo originale di "Life News", per poi distribuire il prodotto alle agenzie di stampa.
• Un giornalista statunitense aveva preannunciato un “attentato” a Bruxelles per il periodo intercorrente tra il 16 ed il 22 marzo 2016.
• Il deputato belga Laurent Louis, del partito “Debout les Belges” ha asserito: “Come sapete, non ho mai nascosto che pensavo che gli attentati che sono stati perpetrati negli Stati Uniti, in Europa, Asia ed Africa, dal giorno 11 settembre 2001 in poi, fossero delle iniziative “false flag”, degli atti attribuiti ad organizzazioni terroristiche islamiche, ma in realtà perpetrati dai nostri governi per servire gli interessi politico-economici con sullo sfondo la destabilizzazione del mondo arabo, lo sviluppo dell’islamofobia nel mondo, l’attuazione del progetto del grande Israele, infine la realizzazione di un Nuovo ordine mondiale che impone un governo che limita (o elimina? N.d.r.) i nostri diritti e le libertà fondamentali al fine di fingere di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell’ombra, tirano le redini della politica globale”.
• Le “vittime” del “crimine efferato” sono i soliti crisis actors, alcuni “scampati miracolosamente” (che coincidenza! Saranno reduci da Lourdes) sia all’attentato di Boston sia a quello del Bataclan parigino: un figurante, che finge di essere stato colpito ad una gamba, senza neanche una smorfia di dolore sul volto, trova la lucidità per guardare l’orologio; un altro guitto, che simula di fuggire dal luogo dell’esplosione, porta in braccio un bambolotto! (continua)
Come possiamo essere certi che gli “eventi” belgi sono la solita sceneggiata? Grazie alle seguenti circostanze:
• Le reti televisive hanno mandato in onda, immediatamente dopo gli “avvenimenti”, un video riciclato riferito ad un attentato perpetrato in Russia nel 2011. E’ stato poi dichiarato trattarsi di un errore: ci pare un errore alquanto grossolano per opera di reti televisive iperorganizzate! I tecnici, infatti, hanno avuto tutto il tempo per reperire il video adatto ed editarlo, cancellando, in perfetta malafede, il logo originale di "Life News", per poi distribuire il prodotto alle agenzie di stampa.
• Un giornalista statunitense aveva preannunciato un “attentato” a Bruxelles per il periodo intercorrente tra il 16 ed il 22 marzo 2016.
• Il deputato belga Laurent Louis, del partito “Debout les Belges” ha asserito: “Come sapete, non ho mai nascosto che pensavo che gli attentati che sono stati perpetrati negli Stati Uniti, in Europa, Asia ed Africa, dal giorno 11 settembre 2001 in poi, fossero delle iniziative “false flag”, degli atti attribuiti ad organizzazioni terroristiche islamiche, ma in realtà perpetrati dai nostri governi per servire gli interessi politico-economici con sullo sfondo la destabilizzazione del mondo arabo, lo sviluppo dell’islamofobia nel mondo, l’attuazione del progetto del grande Israele, infine la realizzazione di un Nuovo ordine mondiale che impone un governo che limita (o elimina? N.d.r.) i nostri diritti e le libertà fondamentali al fine di fingere di lottare contro il terrorismo creato da coloro che, nell’ombra, tirano le redini della politica globale”.
• Le “vittime” del “crimine efferato” sono i soliti crisis actors, alcuni “scampati miracolosamente” (che coincidenza! Saranno reduci da Lourdes) sia all’attentato di Boston sia a quello del Bataclan parigino: un figurante, che finge di essere stato colpito ad una gamba, senza neanche una smorfia di dolore sul volto, trova la lucidità per guardare l’orologio; un altro guitto, che simula di fuggire dal luogo dell’esplosione, porta in braccio un bambolotto! (continua)
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