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lunedì 20 luglio 2015

ANTICICLONE AFRICANO? CALDO NATURALE? TUTTE BALLE!

ANTICICLONE AFRICANO? CALDO NATURALE? TUTTE BALLE!


A voi è capitato? Il vostro barometro che indica bassa pressione e pioggia, mentre ci viene detto, dai vari "METEO" che siamo sotto l'alta pressione! .. ???!!... Addirittura la GRANDE ALTA PRESSIONE AFRICANA!.... MA QUALE AFRICANA D'EGITTOOOO !!!!!!!!!!!


FONTE:


Quante vittime mieteranno queste operazioni criminali? Medici, scienziati, ambientalisti,cultori del "biologico", non avete niente da dire?

ANTICICLONE AFRICANO? CALDO NATURALE? TUTTE BALLE!
Nella cronaca "Massicce irrorazioni tra Italia, Francia e Spagna", l'autore di "Disquisendo" 
mostra delle sconvolgenti immagini satellitari con il solito intrico di scie iper-persistenti tessute su gran parte della fascia mediterranea settentrionale e meridionale.
Siamo purtroppo avvezzi a questi scempi chimici e sappiamo quali sono le cause sia dell'afa infernale sia dell'aridità implacabile che soffocano intere regioni. Bisogna, però, evidenziare che l'area di alta pressione possiede tutti i caratteri dell'artificialità. Si osservino le mappe: quando mai gli anticicloni hanno assunto queste forme poligonali? Cicloni ed anticicloni veri manifestano configurazioni grosso modo circolari, come è palesato dalla radice dei vocaboli, il greco "kyclos" che significa "cerchio". In condizioni normali (la Natura non conosce le linee rette) i fronti perturbati e le aree di alta pressione si dispongono a formare delle spirali, una volta rappresentate simbolicamente con isobare concentriche oggi sostituite da ridicole icone: nelle immagini in oggetto, invece, le zone con valori barici bassi denotano, oltre a trame chimiche che le attraversano, profili pressoché rettilinei a seguire le linee di costa. Non solo, mentre i bollettini meteo militarizzati preannunciano ondate di calore dovute a fantomatici anticicloni africani, i barometri sovente indicano bassa pressione atmosferica: chi mente? La leziosa meteorina di turno o lo strumento di misurazione? 
La verità è la seguente: le perturbazioni sono tenute lontane da Portogallo, Spagna, Francia, Italia etc. di modo che la pioggia non irrori plaghe sempre più assetate. E' quanto succede, ad esempio, anche in California dove in modo sistematico contro le aree di bassa pressione sono erette da circa dieci anni invalicabili barriere chimiche affiancate lungo la West coast: sono sbarramenti appunto lineari, solo qua e là sfrangiati. Questi "valli di Adriano", nel migliore dei casi, fanno scatenare le precipitazioni sul mare. Le conseguenze: siccità, incendi, morti per le ondate di calore soprattutto tra gli anziani, razionamento dell'acqua, aumento dei costi del prezioso liquido… Così la Nestlè acquista per pochi centesimi il gallone l'acqua dei laghi e delle sorgenti statunitensi per rivenderla a prezzi esorbitanti negli Stati Uniti ed all’estero. Il tutto con la scellerata complicità dei governatori e della presidenza Obama.
Accanto alla manipolazione dei fenomeni atmosferici, con tutte le disastrose ripercussioni sulla biosfera ed i suoi delicati equilibri, assistiamo al plagio delle menti: qualche giorno fa ho catturato un frammento di conversazione tra due signore. Alla prima, che si lamentava del caldo insopportabile, l’altra rispondeva nel modo seguente: "Bisogna rassegnarsi… Il tempo è questo: d'estate le temperature sono torride, mentre in autunno ed inverno cadono le bombe d'acqua (sic)". Ciò significa che la gente comune, del tutto riprogrammata, ormai si prefigura ed attende lunghi periodi di siccità, punteggiati da brevi e violenti nubifragi. Ci si è dunque abituati all'anormalità, all'orrore, dimenticando le dinamiche meteorologiche naturali che escludono l’attuale frequenza di manifestazioni estreme… e distruttive.
In meteorologia il termine “ciclone” designa un “campo” in cui la pressione atmosferica è inferiore rispetto a quella delle zone circostanti alla stessa altitudine (bassa pressione). E’ tipicamente abbinata alle precipitazioni ed al vento. I cicloni, insieme con i loro fronti meteorologici, sono definiti “perturbazioni atmosferiche”. In generale un'area di bassa pressione è individuabile e rappresentabile su una carta meteorologica o con modelli fisico-matematici: a livello del mare (quindi su una superficie ad altitudine costante) si raffigura con isobare decrescenti verso il punto minimo, chiamato centro del ciclone (o punto di minimo); su un territorio a pressione costante, è visualizzata tramite isoipse decrescenti verso il centro. Contrapposti ai cicloni (o aree di bassa pressione) sono gli anticicloni o zone di alta pressione. Nell'emisfero boreale, nel ciclone l'aria è soggetta ad un sistema di venti circolanti in senso antiorario, laddove nell'emisfero australe ad un complesso che si muove in senso orario a causa della rotazione terrestre e della forza di Coriolis. (Enciclopedia delle Scienze, Milano, 2005, s.v. inerenti)


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