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sabato 8 settembre 2018

Una conversazione con il dottor Mozzi. Dieta del corpo


Nei discorsi di Piero Mozzi la natura è sempre presente, maestra di vita generosa ma esigente. Guai ad andarle contro. Ed è quello che sta facendo l’Occidente, e non solo. Per questo non c’è un bel futuro, specie quando sentiamo il dottor Mozzi profetizzare che “le malattie avranno il sopravvento, e l’Occidente andrà in crisi nera”: con il diabete – solo per dirne una – che “tra un po’ arriva al dieci per cento, ed è una malattia la cui predisposizione si stampa nel dna”, come pure l’ipertensione, le malattie cardiocircolatorie.
Eppure alla fine della conversazione si può arrivare alla conclusione opposta. Il futuro può essere un bel futuro, e la ragione è – ascoltando bene il dottor Mozzi – che abbiamo tutte le conoscenze e gli strumenti per costruirlo bene. Sta a noi farlo.
65 anni, barba bianca e folta, occhialini, fisico asciutto, gruppo zero negativo, padre di Martino ed Ester, avuti con Velia ex insegnante,, il medico che non ha mai indossato il camice, mai prescritto un’analisi, un antibiotico, il dottore che insegna a curarci da soli, vive con la famiglia alle Mogliazze, un borgo composto da un pugno di case in pietra sulle pendici dell’Appennino, otto chilometri sopra il comune di Bobbio. Ci venne nel 1974, nel 1978 fondò la cooperativa Le Mogliazze, dal nome, appunto, del borgo.
Nel corso del tempo la maggior parte delle case e dei terreni circostanti è stato acquistato dalla cooperativa. Il villaggio è stato pian piano restaurato e i terreni intorno recuperati. Arrivarci, non è una passeggiata. Una stradina stretta, ripida e mal messa la collega a Bobbio, un bel paese di una parte dell’Emilia da scoprire per la sua bellezza e l’eleganza ben tenuta dei suoi antichi borghi.
Quando si parla di dieta, inevitabile pensare a metodi per perdere peso, con prescrizioni, rinunce e privazioni. Chi si rivolge a Mozzi e segue i suoi consigli, sa che è un modo per vivere “in ascolto” del proprio corpo. “Se ci ascoltassimo di più, se impiegassimo più tempo a capire i segnali del corpo e ad agire di conseguenza, si potrebbero evitare le pandemie di malattie croniche che stanno affliggendo il mondo occidentale”.

(SEGUE QUI )


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