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lunedì 27 febbraio 2017

Studentessa a Romano Prodi: "Lei ha svenduto il nostro futuro e in cambio di cosa?"

Studentessa a Romano Prodi: "Lei ha svenduto il nostro futuro e in cambio di cosa?"
 di Cristina Re

"Salve professore,

Sono Cristina di Rethinking economics Bologna e la ringrazio per aver accettato il nostro invito. Detto ciò, però, questo è l'unico ringraziamento che mi sento di farle. Mi permetta di rubarle due minuti.
Le parlo come componente di quella che viene definita "Generazione Erasmus". Eccola qui, la generazione Erasmus: una generazione nata e cresciuta all'interno dell'Unione Europea ed educata con la favola di un'Europa di cooperazione e obiettivi comuni, di uno spazio in cui viaggiare liberamente ed educarsi alla diversità. Un luogo di pace, prosperità e libertà.
La favola della nuova generazione Europea di studenti colti, aperti e con alta mobilità si scontra però con la realtà, ossia con la generazione dei disoccupati e dei lavoratori poveri. Infatti, solo l'1% degli studenti italiani partecipa a progetti di mobilità, mentre gli altri si trovano in situazioni di precarietà o disoccupazione. La disoccupazione giovanile nel 2017 è arrivata a superare il 40% e coloro che trovano lavoro sono costretti ad accettare orari e salari da fame con contratti a termine o retribuiti tramite voucher. In tantissimi sono costretti ad emigrare; alcuni svolgono attività di ricerca qui sotto finanziata altri sono costretti a lavori non qualificati e sottopagati, nonostante l'alto livello d'istruzione.
Il futuro dei giovani italiani è un futuro grigio e di cui lo Stato ha deciso di non farsi carico. Siamo una generazione abbandonata dalle istituzioni e, certo, non sarà tutta colpa dell'Unione europea, ma sicuramente per capire come migliorare bisogna prima individuare le colpe ed i colpevoli. L'italia ha scelto di condividere e mettere in atto lo smantellamento dello stato sociale: ha tagliato educazione, istruzione, protezioni sociali, investimenti industriali, ecc. Una situazione di cui nessuno vuole farsi responsabile ma che è strettamente collegata con l'adesione dell'Italia alle politiche neoliberiste.

Professore, lei, il 18 gennaio ha rilasciato un'intervista al Quotidiano.net in cui dice "la mia Europa è morta. Ma spero che la crisi la svegli. Ora possiamo solo aggiungere: preghiamo"
Beh, troppo semplice così.
Mi dispiace ma mi rifiuto di vivere in un paese che soffre di deficit di memoria. Che trasforma i carnefici in vittime e i colpevoli in eroi.

Non possiamo non dimenticare che lei, come presidente dell'IRI ha svenduto il patrimonio economico italiano a società private.

Lei partecipò in prima persona alla nascita dell'euro, prima come Presidente del Consiglio e poi come Presidente della commissione europea.

Lei non si è battuto per cambiare i criteri scellerati del trattato di Maastricht, nei quali l'Italia non rientrava, ma promise riforme future. Da quel peccato originale è succeduto un vortice di privatizzazione, tagli al welfare, sottomissione ai diktat franco- tedeschi, attacco ai salari e ai diritti dei lavoratori con l'unico obiettivo di ridurre il nostro debito pubblico, rientrare nei parametri di Maastricht e renderci "competitivi". Fu proprio durante il suo governo che venne approvato il pacchetto Treu che diede inizio al fenomeno della precarietà in Italia.

Durante il suo secondo mandato da Presidente del consiglio, poi, fu lei a firmare il trattato di Lisbona che di fatto era uguale alla Costituzione europea bocciata nel 2005 da francesi e olandesi.
Mi dispiace ma non può dire che questa non è la sua Europa. Questa è proprio la sua Europa.

Lei ha svenduto il nostro futuro e in cambio di cosa? Ecco cosa abbiamo ottenuto: la libertà di andare all'estero a fare i camerieri o di vivere una vita di precarietà e misera. Una vita che ha condotto molte persone alla disperazione ed alcuni anche al suicidio.
Adesso, non le chiedo, come fa qualcuno, di formare un nuovo partito o ricandidarsi per riparare alla situazione. No, quello spetta a noi.

Però le chiedo, come minimo, che riconosca le sue responsabilità e i suoi errori; e che magari ci chieda anche scusa."

26/02/2017
(FONTE: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-studentessa_a_romano_prodi_lei_ha_svenduto_il_nostro_futuro_e_in_cambio_di_cosa/82_19119/

SEGUE IL VIDEO:


STUDENTESSA ASFALTA PRODI SU EURO E UE...

Cosa fa le parole crociate? Perché non guarda in faccia la studentessa mentre parla?
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Per chi se la fosse persa, ecco la risposta di Prodi alla studentessa che lo accusava di aver svenduto l'Italia: 

"Lei dice di fare parte della Generazione Erasmus ma come rimedio vuole ripristinare le frontiere, mi pare strano. Questa sarebbe la fine non solo dell'Europa ma anche dei nostri Paesi. Se siamo in questa situazione - ha sottolineato il professore - non è a causa dell'Unione Europea ma di un capitale assolutamente mobile e di un lavoro che invece rimane fisso".

Avete capito? Il problema è che il lavoro rimane vincolato dai confini nazionali. Voi giovani dovete muovervi ed andare lì dove c'è il lavoro (Germania, Olanda, ecc.) e lasciar perdere ogni inutile legame, lasciando anche che la vostra terra di origine si impoverisca, deindustrializzi, perda la qualifica di Paese ad economia avanzata, perché non se la merita, non regge la concorrenza industriale del Nord Europa.

Bisogna fare come ci consiglia Udo Gumpel (o Tobias Piller, tanto sono la stessa cosa...), lasciar perdere l'industria che non siamo capaci (...) e fare tutti i contadini, o i camerieri per chi viene a fare il turista da noi (cosa che ci consigliava tempo fa anche un noto divulgatore scientifico): ecco la soluzione, molto mundelliana, al problema dell'europa non omogenea.
Funk ne sarebbe estasiato...

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sabato 18 febbraio 2017

Un ago incandescente contro il tumore: guariti!




Pubblicato il 16 nov 2016

Un ago incandescente contro il tumore. La tecnica innovativa, che si chiama “termoablazione mediante microonde”, permette di sciogliere il tumore (e anche le forme metastatiche) al fegato, ai reni, ai polmoni, alla tiroide e alle ossa in un’unica seduta, anche ambulatorialmente, in cui il paziente viene sedato e curato in pochi minuti senza sentire dolore e, in molti casi, senza avere la necessità poi di altri trattamenti come quelli chemioterapici. La nuova metodica, rivoluzionaria nel trattamento di alcune neoplasie, è approdata nella Chirurgia e Medicina dell’Ospedale di Chioggia: proprio oggi, martedì 15 novembre, i professionisti della Ulss 14 hanno curato con questo innovativo trattamento, in soli dieci minuti, un signore chioggiotto di 75 anni che era affetto da una grave lesione metastatica epatica. L’intervento di alta specialità si è tenuto nelle nuove sale operatorie di day surgery, recentemente restaurate. 


«La termoablazione mediante microonde – hanno spiegato il primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello insieme al responsabile del servizio di ecografia interventistica Mario Della Loggia – è un nuovissimo trattamento che necessita di un generatore di microonde e di un terminale chiamato antenna che, mediante guida ecografica, viene inserita direttamente nella lesione. 
L’antenna, attraverso un aumento di temperatura rapido, controllato e localizzato, provoca la distruzione del tessuto malato con la massima precisione. 

Rispetto a ieri possiamo intervenire in maniera mininvasiva, con una piccola incisione di 2-3 millimetri, su tumori importanti e calibrare il tipo di cura a seconda della neoplasia: si agisce localmente, delimitando e colpendo solo l’area interessata dalla malattia. Persino l’intensità di calore e la durata dell’intervento viene misurata in base alla grandezza del tumore da distruggere. In questo modo evitiamo l’asportazione chirurgica,

Oncologo svela 5 cibi da EVITARE per evitare l'insorgere del cancro


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Hyperthermia to Treat Cancer

Hyperthermia usually is taken to mean a body temperature that is higher than normal. High body temperatures are often caused by illnesses, such as fever or heat stroke. But hyperthermia can also refer to heat treatment – the carefully controlled use of heat for medical purposes. Here, we will focus on how heat is used to treat cancer. 

lunedì 13 febbraio 2017

Monti: “Rischiamo davvero di perdere l’Unione Europea”: MI RALLEGRO!

Questa è la prima volta che mi rallegro dopo una frase di Mario Monti. La giornata è dunque, in un certo qual modo, storica.
Mario Monti, ricordiamolo ancora una volta, è stato il grande artefice dell’aggressione al nostro Paese, imposto come leader di un governo di occupazione, ha scientemente distrutto i settori trainanti della nostra economia affinché, come ha anche dichiarato, la crisi ci obbligasse a cedere sovranità nazionale. Crisi che ha causato migliaia di suicidi di cui Monti ovviamente non si è mai minimamente preoccupato, arrivando fino ad evidenziare come l’Italia se la sia passata meglio, ad esempio, della Grecia, dove i morti sono stati molti di più. Monti è anche quello che in diretta su “La 7″ ha domandato pubblicamente se l’integrazione europea fosse compatibile con la democrazia.
Monti è un criminale, inutile girarci intorno o vergognarsi delle parole, avendo commesso a vario titolo, una pluralità di reati, tra cui ovviamente i ben noti delitti contro la personalità dello Stato, che io denuncio, come tanti altri, ormai da molti anni.
Ecco perché la recente frase di Monti “rischiamo davvero di perdere l’Unione Europea”, è davvero importante. Uno dei massimi “generali” dei poteri finanziari sovranazionali per la prima volta ammette che la sconfitta è possibile e chiama a raccolta i suoi eserciti, ormai per la verità assai deboli quanto a consensi.
Il nemico all’angolo tenterà ogni reazione, imbavagliare la rete è stata una delle prime mosse al vaglio, mossa già in parte in azione come dimostra la vicenda denunciata da Claudio Messora con l’attacco al suo splendido blog di vera informazione, byoblu. Ma, come sempre, quando la una verità ha raggiunto un numero sufficiente di persone, tale da creare una massa critica, non esiste più censura in grado di fermarla
A proposito di censura, non perdetevi quanto scritto da una tv locale genovese su di me e Riscossa Italia stamani, merita davvero. Io ho riso per ore, è una rete che vive anche grazie alle sovvenzioni UE e rappresenta uno dei motivi per cui a Genova, fino ad oggi, non ho avuto visibilità mediatica. Il proprietario, non a caso, è stato eletto proprio con Mario Monti…
CLICCATE QUI per divertirvi.
P.S. lasciategli un commento magari… ma senza offenderli (se potete).
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Avv. Marco Mori – Riscossa Italia, autore de “Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea”, disponibile on line su ibs.

Miele alla marijuana ma senza la molecola THC

Miele alla marijuana, anzi, per meglio dire: alla Cannabis (canapa) ma senza la molecola THC.

Il miele è utilizzato da millenni anche per le sue proprietà nutraceutiche e medicinali, e lo stesso naturalmente vale per la cannabis, della quale negli ultimi anni si stanno (ri)scoprendo valori terapeutici che erano noti già nella Cina del 5000 avanti Cristo. In Francia c’è un uomo che si fa chiamare Nicolas Trainerbees e che ha trovato il modo di creare un miele che contiene anche le virtù della cannabis, come? Semplice, facendo nutrire le api con la resina dei fiori di marijuana. Nasce così quello che Nicolas ha chiamato il “cannahoney”.
«Tutto ciò che passa dentro un ape e diventa miele migliora – ha dichiarato Nicolas in un’intervista – basti pensare che i loro enzimi riescono a trasformare la resina del pioppo e del salice in una fantastica sostanza curativa come la propoli, quindi ho pensato che fare trasformare alle api la cannabis avrebbe potuto dare grandi risultati».
Così, nel 2006, Nicolas ha cominciato a studiare per mettersi a produrre miele alla cannabis, mentre tutti gli altri apicoltori gli dicevano che era un’idea folle e impossibile. Ma in pochi anni ha dimostrato che si sbagliavano. Nel 2013 ha effettuato i primi test sul miele prodotto dalle api nutrite a cannabis, confermando che conteneva spiccate qualità terapeutiche e rilassanti.
E anche chi aveva espresso perplessità per la salute degli insetti è stato smentito. Dopo due anni di ricerca si è infatti potuto confermare che le api non possiedono un sistema endocannabinoide e quindi non elaborano il Thc, il quale non ha alcun effetto su di loro. Trattano i fiori di cannabis esattamente come tutti gli altri.
Oggi ha a disposizione 30 alveari per il suo progetto. Tuttavia, deve fare i conti con le complicazioni del proibizionismo e per questo tiene nascosta l’area in cui opera. Una situazione che comporta molti rischi, specie durante il trasporto delle piante vicino agli alveari per l’impollinazione.
Ora Nicolas ha cominciato a raccontare la sua vicenda su di un profilo Facebook. In Francia la coltivazione di cannabis è vietata, e anche se il suo scopo è produrre miele non psicoattivo rischia l’arresto. Per questo usa un nome fittizio e sta cercando qualcuno che voglia sostenerlo aiutandolo a proseguire la ricerca, magari trasferendosi in Spagna dove potrebbe continuare le sue sperimentazioni in una cornice legale.


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A beekeeper has trained a hive of "canna-bees" to produce honey from weed, it has been claimed.

A Frenchman using the pseudonym Nicolas Trainerbees has become a viral sensation after posting a video which allegedly shows his bees feasting on marijuana flowers.

Nicolas has reportedly spent several years trying to combine his love of weed and beekeeping, eventually happening on the idea of letting an insect army loose on his cannabis plants. 
CLICK HERE: http://www.mirror.co.uk/tech/canna-bees-trained-produce-honey-7491696



giovedì 9 febbraio 2017

Lonely Days - (Bee Gees). Feat. "I Pigri" LIVE - Legenda ENG & ITA

Lonely Days - (Bee Gees). Feat. "I Pigri" LIVE - Legenda ENG & ITA 

Pubblicato il 05 feb 2017

Lonely Days - (Bee Gees). Feat "I Pigri" di Riccione - Legenda ENG & ITA

"Good morning mister sunshine,
you brighten up my day.
Come sit beside me
in your way...
I see you every morning,
outside the restaurants,
The music plays so nonchalant..

Lonely days, lonely nights.
Where would I be without my woman?
Lonely days, lonely nights.
Where would I be without my woman?
(etc)

Lonely days, lonely nights.
Where would I be without my woman..

Good morning mister sunshine,
you brighten up my day.
Come sit beside me in your way...

Lonely days, lonely nights.
Where would I be without my woman?
Lonely days, lonely nights. 

Where would I be without my woman?

"Smoke On The Water" (Deep Purple) feat. "I Pigri" di Riccione



Smoke On The Water
We all came out to Montreux
On the Lake Geneva shoreline
To make records with a mobile
We didn't have much time
Frank Zappa and the Mothers
Were at the best place around
But some stupid with a flare gun
Burned the place to the ground
Smoke on the water, a fire in the sky
Smoke on the water
They burned down the gambling house
It died with an awful sound
Funky Claude was running in and out
Pulling kids out the ground
When it all was over
We had to find another place
But Swiss time was running out
It seemed that we would lose the race
Smoke on the water, a fire in the sky
Smoke on the water
We ended up at the Grand Hotel
It was empty, cold and bare
But with the Rolling truck Stones thing just outside
Making our music there
With a few red lights, a few old beds
We made a place to sweat
No matter what we get out of this
I know, I know we'll never forget
Smoke on the water, a fire in the sky
Smoke on the water

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TRADUZIONE ITALIANO

Eravamo andati tutti a Montreux 
Sulla spiaggia del lago di Ginevra 
Per fare dischi con un furgoncino 
Non avevamo molto tempo 
Frank Zappa e i Mothers 
Erano in una posizione migliore 
Ma qualche stupido con una pistola a razzi 
Incendiò l'edificio radendolo al suolo 
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo 

Hanno bruciato quella casa da gioco 
È perita con un suono orribile 
Claude, adirato, correva dentro e fuori 
Tirando fuori dall'edificio i bambini 
Quando fu tutto finito 
Noi dovemmo trovarci un altro posto 
Ma il tempo svizzero stava volando via 
Sembrava che dovessimo perdere la gara 
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo 

Siamo finiti al Grand Hotel 
Era vuoto, freddo e spoglio 
Ma con il nostro furgone stile "Rolling Stones" là fuori 
Noi facevamo musica lì 
Con un po' di luci rosse e alcuni vecchi letti 
Ci creammo un posto da spavento 
Non importa cosa abbiamo ricavato da ciò 
So che non lo dimenticheremo mai 
Fumo sull'acqua, fuoco nel cielo




lunedì 6 febbraio 2017

FESTIVAL DI SANREMO? NO! Italiani verso il baratro.. altroché Sanremo.


"E' UNA AUTENTICA CRUDELTÀ PROPINARE IL FESTIVAL DI SAN REMO AD UN POPOLO CHE DOVREBBE ESSERE INFORMATO E SPINTO ALLA RIVOLTA PER SALVARSI DAL SACCHEGGIO IN ATTO E SULLA CUI TESTA PENDONO PATTI TALMENTE DISTRUTTIVI CHE LO RIDURRANNO A BREVE IN MISERIA,
L’ERF, European Redemption Fund - Fondo Europeo di Redenzione (con l' ERP, si passa dalla violenza espropriativa del fiscal compact e del MES alla pura persecuzione dei popoli ridotti già in ginocchio)
***SONO TERRIBILI e derisorii gli avvertimenti impliciti che gli usurai ci fanno pervenire nell' utilizzo del concetto di REDENZIONE, che evoca un salmo del Vecchio Testamento, in cui si afferma che tutte le ricchezze non bastano per salvarsi.
***Infatti non ci salveremo
***Il 13 giugno 2013 il Parlamento Europeo approvò due risoluzioni la Gauzes e la Ferreira, che causeranno per il nostro Paese la perdita di tutte le sovranità e di tutte le ricchezze.
***Siamo vittime sacrificali dei piani criminali dell' usura, grazie alla disinformazione sistematica della piu' indegna delle categorie professionali, i giornalisti asserviti, che occultano decisioni prese contro di noi, ed irridono, distraendo con trasmissioni tv demenziali, invece di mettere seriamente in condizione il popolo italiano di sapere, capire e correre ai ripari, difendendosi.
***Per questo, gli usurai ed i traditori italiani agiscono indisturbati e ci conducono, senza battere ciglio, in un calvario di privazioni e sacrifici, condannandoci per tutta la nostra vita a pagare un debito diventato ormai gigantesco ed inestinguibile.
***Possiamo e dobbiamo lottare affinchè SIANO FERMATE, le pretestuose soluzioni imposte dalla Commisiione Europea, priva di qualsiasi legittimazione democratica, miranti a saccheggiare il nostro Paese ed distruggere la nostra vita.
(Francesco Miglino)
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