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giovedì 30 novembre 2017

Il business del soprannaturale. Il miracolo della Vergine di Guadalupe e il povero Juan Diego


Apparizione della Madonna di Guadalupe: "La critica più sorprendente fu quella di Guillermo Schulenburg Prado, che da trent’anni ricopriva l’incarico di amministratore proprio della basilica di Guadalupe: il prelato dichiarò senza mezzi termini di essere scettico sull’apparizione della Morenita, che riteneva – a ragione – un’invenzione cui gli spagnoli erano ricorsi per evangelizzare gli autoctoni". 
Un articolo di Laura Fezia:

Il miracolo della Vergine di Guadalupe e il povero Juan Diego

Il santuario delle Vergine di Guadalupe, in Messico, è tra quelli che ricevono la visita di un elevatissimo numero di visitatori, contribuendo largamente a portare a cifre stellari il business del soprannaturale. Una stima prudenziale parla di circa venti milioni di pellegrini (paganti) all’anno.
La devozione alla “Virgen morenita” risale al 1531, quando, tra il 9 e il 12 dicembre, il macehual(contadino) Juan Diego Cuauhtlatoatzin, azteco convertito al cattolicesimo, affermò di avere incontrato – ovviamente mentre si recava a messa – una figura femminile che, senza tergiversare,  gli si presentò come «Inantzin in huel nelli teotl Dios in Ipalnemohuani» (“madre del vero Dio grazie al quale viviamo”), gli disse di voler essere chiamata «Santa Maria di Guadalupe» e manifestò il desiderio di una «casita sagrada» nel luogo dell’apparizione.
Il povero Juan Diego, dietro preciso ordine della sua interlocutrice, cercò di coinvolgere il vescovo Juan de Zumàrraga, il quale dapprima non gli diede retta, ma fu poi convinto da un evento prodigioso: al terzo appuntamento, infatti, il contadino srotolò davanti a lui la sua tilma [costituita da due teli di ayate, un ruvido tessuto di fibre d'agave, usato dagli indios poveri per coprirsi, ndr], che recava magicamente impressa l’immagine della Vergine in versione indio.
Questo prodigio venne dapprima diffuso oralmente: la prima versione scritta è del 1548, ma guarda caso l’originale andò perduto. Attualmente il documento più antico che contiene il racconto, riportato solo da fonti cattoliche, è del 1573.

Come la Chiesa inventò una madonna con le fattezze da indio...

Gli studi sulla tilma miracolosa, conservata presso il santuario e oggetto di culto, assomigliano a quelli effettuati sulla Sindone di Torino e non c’è da escludere che la misteriosa tecnica utilizzata per la realizzazione di entrambe le reliquie sia la stessa, ma ciò ha poca importanza: si tratta di diatribe che non avranno mai fine, i credenti continueranno a considerarle frutto di un miracolo, senza farsi smontare nemmeno dalla più eclatante prova scientifica.
È chiaro che quella della Vergine di Guadalupe è una favola inventata di sana pianta: e la Chiesa, proprio perché ne è consapevole, non potendo gettare discredito su un business multimilionariodichiarando false le apparizioni di Guadalupe, le ha riconosciute, sì… ma solo “di fatto”, ossia senza decreto.
Infatti, le origini di questo ennesimo teatrino mariano sono squisitamente politiche:  dopo 1492 e la "scoperta" di Colombo, i conquistadores avevano invaso il Mesoamerica, palesando la loro natura di predatori sanguinari.
Si rivelò piuttosto difficile, quindi, per i frati francescani prontamente inviati in missione, convertire i pagani locali, ancora legati alle loro tradizioni spirituali e ostili ad accogliere la religione di coloro che li stavano massacrando e depredando.
Ma l’evangelizzazione era indispensabile: la Riforma luterana stava dilagando in Europa e i cattolici dovevano spicciarsi a battezzare sotto l’egida di santaromanachiesa il maggior numero di indigeni. Così, con un vero colpo di genio, pensarono che solo una madonna dalle fattezze indio avrebbe potuto convincere gli autoctoni e fecero entrare in scena Juan Diego. 
La Storia diede loro ragione.

... E Juan Diego diventò Santo

Ma a proposito di Juan Diego, accadde in seguito qualcosa di curioso.
Nel 1990, Wojtyla, il più attivo fabbricante di santi di tutta la Chiesa cattolica, lo dichiarò beato; la sua successiva e definitiva elevazione agli onori degli altari come santo avvenne il 31 luglio 2002, in occasione dell’ennesima visita pontificia in Messico.
Ci fu qualcuno, però, che avanzò perplessità in merito, mettendo in dubbio la reale esistenza del povero indio, che si era guadagnato un posto nel calendario.
Non si trattò di qualche eretico, ma di Girolamo Prigione, nientemeno che Nunzio apostolico in Messico (il Nunzio apostolico è l’ambasciatore della Santa Sede nei paesi stranieri) e dell’arcivescovo Edward Nowak, canonico della basilica di San Pietro e segretario della Congregazione per le cause dei santi.
Ma la critica più sorprendente fu quella di Guillermo Schulenburg Prado, che non solo era membro della Pontificia accademia mariana internazionale, ma da trent’anni ricopriva l’incarico di amministratore proprio della basilica di Guadalupe: il prelato, scomparso nel 2009, già all’epoca della beatificazione dell’indio dichiarò senza mezzi termini  di essere scettico perfino sull’apparizione della Morenita, che riteneva – a ragione – un’invenzione cui gli spagnoli erano ricorsi per evangelizzare gli autoctoni.
Ciò nonostante (e sorvolando sul fatto che Schulenburg Prado, Prigione e Nowak vennero sollevati dai rispettivi incarichi), se andrete a cercare sul calendario, il 9 dicembre troverete san Juan Diego. Il sito www.santiebeati.it, inesauribile fonte di chicche cattoliche, nella pagina a lui dedicata aggiunge però prudentemente: «memoria facoltativa».
di Laura Fezia è nata a Torino, dove vive e lavora. Studiosa di antropologia, psicologia, storia, religioni, criminologia e del “mistero” in tutti i suoi molteplici aspetti, fa la scrittrice e la ricercatrice. Il suo impegno è volto a scardinare il perverso binomio che la lega alla Chiesa cattolica, un’istituzione millenaria costruita su falsi documenti che si pone arbitrariamente, come unica intermediaria tra l’umano e il divino. Ha pubblicato finora più di 15 titoli, e per Unoeditori: "Apparizioni mariane: il grande imbroglio" e "L'inganno della croce".
FONTE: QUI

mercoledì 29 novembre 2017

SOVRANITÀ PERDUTA for Dummies - Live domande e risposte con Marco Mori

"Vista la:
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Invitate i vostri amici a fare altrettanto. 
27/11/2017

SOVRANITÀ PERDUTA for Dummies - 
Live domande e risposte con l'avv. Marco Mori
Per condividere, copia-incolla>>> https://youtu.be/h8xPye_zJYE

Trasmesso dal vivo in streaming il 25 ott 2017

Un decreto del Tribunale di Cassino, ottenuto da Marco Mori, stabilisce finalmente che non si può cedere sovranità (qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=Rut9A...). Si potrà usare per incriminare gli autori delle cessioni di sovranità passate, presenti e future? Marco Mori, l'avvocato che si batte da anni perché gli autori delle cessioni di sovranità siano puniti, risponde a tutte le domande che gli farete dal vivo nella chat di Youtube, dando la precedenza ai messaggi Superchat.

Dona oggi, resta libero domani: https://goo.gl/MHigmg ________________________________ Unisciti a noi, siamo già a migliaia nel gruppo e nel canale Telegramhttp://www.byoblu.com/unisciti-alla-grande-comunita-byoblu-telegram



Gustavo Adolfo Rol celebre sensitivo torinese

Rol: La scienza e lo spirito

Bamboo Productions, 2016 Un documentario a "km 0" (quasi tutti i contributi audiovisivi sono reperiti on line e riutilizzati in un montaggio originale) sul celebre sensitivo torinese Gustavo Adolfo Rol. La via dello spirito, da lui intrapresa in anni di studio e pratica nella prima metà del '900, ha diversi punti in contatto con le contemporanee scoperte della meccanica quantistica. Si tratta di due facce della stessa medaglia? (Guardalo in alta definizione su Vimeo https://vimeo.com/196945969)


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IL TERZO OCCHIO (come descritto da Rol)
Rol Denigrato e deriso dagli arroganti scienziati del suo tempo... Siete replicanti Vi do una delle poche prove che Rol aveva ragione. Buona vita e svegliatevi. (Junior Dos Santos)

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Video originale in ENGLISH.. LEGENDA Português.. per gli amici qui di lingua inglese: Yvonne-Eve Beresford-James la prima.


venerdì 3 novembre 2017

"Effetto serra" come ce lo raccontano? Balla colossale! Scie di aerei!

Corrado Penna: “Effetto serra da CO2? ma quando mai... in cielo tonnellate di scie chimiche offuscano il sole, questo è l'effetto serra reale...”

Il riscaldamento globale antropico: come smentire in maniera semplice questa pseudo "teoria scientifica"

Wwf, greenpeace, legambiente, e tutte le associazioni ambientaliste, pacifiste, ecologiste, animaliste (tranne rarissimi casi) tuonano contro il riscaldamento globale suscitando nel comune cittadino timori apocalittici di riscaldamenti planetari di qualche grado centigrado nelle prossime decine d'anni.

Ma esiste una teoria scientifica riguardo al global warming? NO E NON POTRA' MAI ESISTERE!

Non possiamo infatti fare esperimenti su più terre differenti modificando le concentrazioni di CO2, non c'è modo di sperimentare ripetutamente su pianeti simili variando gradualmente SOLO UNA delle possibili cause di questo famigerato riscaldamento.

Non possiamo quindi fare esperimenti che ci permettano di discernere quali siano le eventuali cause di del riscaldamento (o raffreddamento) ambientale.

Per altro possiamo negare che l'uso massiccio di strumenti elettrici, antenne a micro-onde, dispositivi wireless, telefonini, riscaldatori ionosferici (HAARP e company) non riscalda il pianeta? Anche solo pensando a tutto il petrolio che viene bruciato per fornire l'energia elettrica a tutti questi dispositivi possiamo essere certi che, CO2 o non CO2, queste attività antropiche riscaldano soprattutto le aree più densamente abitate.

E così l'uso di gas da bruciare per il riscaldamento domestico, la combustione di derivati del petrolio nei motori delle auto e degli aerei, l'uso di energia elettrica per i condizionatori d'estate riscaldano il pianeta soprattutto nelle zone più densamente abitate

Dopo quanto è stato precisato, che possiamo dire dell'usanza di mettere sensori termometrici per "misurare la febbre della terra" in zone fittamente abitate? Che pensare del fatto che le centraline dell'IPCC (organizzazione gestita dall'ONU che studia i cosiddetti cambiamenti climatici e che spergiura sulla realtà del riscaldamento globale) si trovino essenzialmente in zone particolarmente calde all'interno di aree urbane? Sono questi i rilevatori di dati che permettono di indicare un aumento netto della temperatura della terra, dei sensori termometrici posti tra asfalto, cemento, riscaldamento invernale, condizionatori accesi d'estate (che consumano molti kw e che quindi riscaldano l'ambiente), motori delle auto e chi più ne ha più ne metta.

Possiamo quindi essere sicuri che la temperatura sia salita in certe aree urbane anche a causa dell'attività dell'uomo, ma da qui ad incolpare il fantomatico effetto serra da CO2 ce ne corre.

E che dire dei cambiamenti millenari nell'orbita terrestre, e quindi nell'irraggiamento solare ricevuto? Si tratta di variazioni che avvengono lentamente nel corso dei secoli e che portano naturalmente a cambiamenti della temperatura del pianeta. Circa 1.200 anni fa, con molta meno CO2 in giro, la Groenlandia godeva di un clima tiepido mentre pochi secoli più tardi il Tamigi gelava regolarmente nel corso della cosiddetta "piccola era glaciale"? Che c'entra la CO2 con fenomeni del tutto naturali che occorrono e sempre occorreranno?

A tutte queste considerazioni dobbiamo aggiungere il fatto che gli pseudo-ambientalisti che cianciano di riscaldamento globale si appoggiano su frodi vere e proprie (vedi ad esempio questo articolo su La stampa) che recita testualmente: "Mentre l'imminente terza eccezionale nevicata dell'anno si prepara a raffreddare ulteriormente il sempre più tiepido interesse degli inglesi per il surriscaldamento del pianeta, gli ecoscettici assestano un nuovo colpo alla credibilità degli avversari.

Phil Jones, l'ex direttore della Climatic Research Unit dell'università East Anglia dimessosi a dicembre per lo scandalo delle email che mostravano come i ricercatori avessero ritoccato alcuni dati aggravandoli, ammette ora che negli ultimi quindici anni non c'è stato aumento 'statisticamente rilevante' della temperatura. Vale a dire che tutti gli allarmi ambientalisti lanciati dal 1995 a oggi sarebbero, nella migliore delle ipotesi, esagerazioni."

E come non ricordare che viviamo fin troppo spesso sotto una cappa di scie degli aerei che molte volte ricoprono intere nazioni? L'effetto globale delle scie di condensa è (secondo quelli che le ritengono scie di condensa, nota bene) quello di riscaldare il pianeta ... sempre che le si voglia chiamare scie di condensa quelle porcherie che oscurano i nostri cieli ...

C'è qualcuno che sparge sopra la nostra testa un telone di bianche schifezze e gli pseudo-ambientalisti parlano ancora di effetto serra da CO2, siamo alla frutta!

Credere agli ambientalisti di regime di fronte ad un cielo completamente coperto di bianco dalle scie degli aerei è come credere a babbo Natale quando si sono già raggiunti i 18 anni di età!

(Corrado Penna – Scienza Marcia)

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Per approfondimenti leggete  anche articolo tratto dal blog sintagm.splinder.com
Pubblicato QUI da BioregionalismoTreia