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sabato 30 novembre 2019

Fabio Castellucci bloccato più volte continua a tribolare sul facebook

il nostro politico Fabio Castellucci
Fabio Castellucci continua a tribolare e sfogarsi inutilmente sul FACEBOOK! Comunque dovremmo cancellarci tutti da lì, oggigiorno!
Ma dobbiamo rendergli atto che i suoi articoli e previsioni di qualche anno fa, sul M5STELLE si sono avverati tutti. !!!

Ci aveva avvisati, ma non gli abbiamo dato ascolto... e questa situazione ci sta davvero bene a noi tutti!

Leggiamo un messaggio che scrisse agli amici, a quel tempo nel suo Facebook, dopo che era stato bloccato per l'ennesima volta per altri 30 giorni:

«Come vi avevo anticipato, mi hanno ribloccato perchè attacco Obama e lo descrivo come "Ne-gr-ac-ci-o-di-me-rd-a" citando le parole dei neri d'America che LUI ha tradito.
La storia è sempre la stessa:
centinaia di grullini-piddini VIVONO solo per segnalarmi a FB.
FB è un sistema idiota: se in tanti ti segnalano, TU hai torto e vieni bloccato.
Qui esiste un DOPPIO problema.
1) La gestione FB è del tutto a protezione degli interessi della finanza merdosa, E QUINDI mentre nazisti di tutti i tipi inneggiano a Hitler e alla razza eletta, senza conseguenze, se io le canto a Obama ed al suo sistema inumano, vengo bloccato;
2) l'alleanza "di fatto" "GRULLINI-PIDDINI" è sempre più evidente.
Tutti e due prendono ordini dagli stessi padroni (Finanza massonica Usa-Uk) e quindi, siccome io lo denuncio e lo PROVO da sempre, grullini&piddini mi odiano.
Perchè gli rompo il culo nei FATTI!
NON potendo contrastarmi ad ARGOMENTI, mi fanno bannare.
MA IO USO I MIEI AMICI PER DENUNCIARLI, SULLA MIA BACHECA, ANCHE DA BANNATO!" 

(firmato): Fabio Castellucci


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DIAMO UNA OCCHIATA AL SUO BLOG ANCORA LEGGIBILE MA NON AGGIORNATO

Leggete quello che scrisse già nel 2017, PRIMA DELLE ELEZIONI DEL MARZO DEL 2018, a proposito del M5S, Di Maio e Euristi traditori ("La parabola discendente del M5S si può invertire Espellendo DI MAIO&tutti gli EURISTI TRADITORI")

CLICK QUI>> https://fabiocastellucci.wordpress.com/author/fabiocastellucci/



ATTENZIONE
per chi vuole leggere Fabio Castellucci stando fuori dal facebook ,

vai qui:
CLICK>> https://const.m.miraheze.org/wiki/Fabio_Castellucci


COMUNQUE, CARO FABIO CASTELLUCCI, IO SONO SEMPRE STATO DALLA TUA PARTE E SE MI HAI BLOCCATO AVRAI AVUTO I TUOI MOTIVI.. PERO' SENZA CONSIDERARE CHE QUALCUN ALTRO AL MIO POSTO TI AVEVA ATTACCATO, FACENDOTI SBAGLIARE PERSONA.. oppure avevi frainteso qualcosa senza chiedermi le dovute spiegazioni. Va bene lo stesso. Buona fortuna. CIAO .. E CHE DIO DELL'UNIVERSO SIA CON TE. (Giuliano Gil Brezza)

martedì 19 novembre 2019

La vitamina D e la nostra salute. Integratori e il sole. Ci rubano il sole, perché?

LA VITAMINA D, COSA NE SAI?

"...... Le principali funzioni biologiche della vitamina D sono

mantiene normali i livelli di calcio e fosforo nel sangue e favorisce l’assorbimento del calcio contribuendo a formare e mantenere le ossa sane e a contrastare l’osteoporosi e fratture
Rafforza il sistema immunitario
Previene il cancro al seno, del colon-retto e della prostata
Previene e tratta diabete, ipertensione, sclerosi multipla
Cura i disturbi dell’umore e l’ipotiroidismo
E’ poco risaputo inoltre che la vitamina D è il più potente antiaging esistente al mondo e che la sua carenza fa aumentare la mortalità. Uno studio infatti ha dimostrato che la carenza di vitamina D è molto diffusa ed associata ad un aumento della mortalità tra gli anziani nelle case di cura.

Sei depresso? Sei ansioso? Sai quale è il tuo valore di 25OHD?

Se non lo sai basta fare l’esame del sangue. Se hai un valore

inferiore a 20 ng/ml (40 nmol/l) carenza grave
tra 20 e 30 ng/ml  carenza lieve
tra 30 e 80 ng/ml valore ottimale
Non bisogna superare i 100 ng/ml (200 nmol/l) perché altrimenti la vitamina D è tossica. La dose giornaliera da assumere secondo diversi medici varia da 400 UI a 8.000 UI al giorno, e il valore varia molto perché ogni ricercatore ha avuto risultati diversi poiché l’assimilazione e l’attivazione degli integratori di vitamina D dipendono dallo stato di salute dei reni e del fegato.

Come riequilibrare la vitamina D? L’ideale è esporsi al sole 20 minuti al giorno (non solo il viso). Assumere vitamina D secondo le dosi riportate sulla confezione è generalmente sicuro ma se vogliamo avere effetti terapeutici dovremmo affidarci ad un medico esperto che la conosce e che saprà dirci come far salire il livello plasmatico di vitamina D senza problemi. "

LEGGI TUTTO QUI:
https://www.arc-laban.it/news-posts/la-vitamina-d-cosa-ne-sai/

E ASCOLTIAMO QUESTO BELLISSIMO SERVIZIO DELLA NUTRIZIONISTA "Monica Miselli"


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L’IMPORTANZA DEL SOLE
PER LA NOSTRA SALUTE
Che ci crediate alle scie chimiche, oppure no, poco importa, supponiamo pure che le lunghe strisce bianche che permangono ore ed ore nei nostri cieli siano solo “scie di condensazione”, semplice vapore acqueo, questo non giustifica certo l’oscuramento quotidiano della luce solare, essenziale per mantenerci in buona salute fisica ed emotiva.
SEGUE QUI:
https://laforzadellaverita.wordpress.com/2019/06/06/limportanza-della-vitamina-d/

venerdì 15 novembre 2019

Infezione, flogosi della vescica (cistite) e prevenzione tumori conseguenti


Infezione della vescica

La cistite è l’infezione della vescica.
  • Generalmente la cistite è di origine batterica.
  • I sintomi più comuni sono un bisogno frequente di urinare e dolore o bruciore alla minzione.
  • Il medico spesso può basare la diagnosi sui sintomi, ma in genere esamina un campione di urina.
  • L’infezione, e spesso i sintomi, devono essere trattati farmacologicamente.


Cause



Cause di infezione della vescica nelle donne


La cistite è frequente nella donna, soprattutto nell’età riproduttiva. Alcune donne hanno episodi ricorrenti di cistite. La suscettibilità delle donne è dovuta a diverse cause, come la brevità dell’uretra e la vicinanza dell’uretra alla vagina e all’ano, dove i batteri sono normalmente presenti. Un’altra causa è rappresentata dai rapporti sessuali, perché il movimento può provocare piccole lesioni uretrali con tendenza alla risalita batterica in vescica. Le donne in gravidanza sono particolarmente soggette alla cistite, perché la gravidanza ostacola lo svuotamento vescicale.

L’uso del diaframma aumenta il rischio di cistite, probabilmente per il fatto che lo spermicida usato con il diaframma distrugge la normale flora batterica vaginale e permette la proliferazione dei batteri comunemente responsabili delle cistiti. Anche il rapporto sessuale con un partner che usa il preservativo ricoperto di spermicida può aumentare il rischio.

La diminuzione della produzione di estrogeni che si verifica dopo la menopausa può assottigliare i tessuti vaginali e vulvari attorno all’uretra (vaginite atrofica e uretrite atrofica), con conseguente predisposizione femminile a ripetuti episodi di cistite. Inoltre, il prolasso uterino o vescicale può causare uno scarso svuotamento della vescica e predisporre alla cistite. Un utero o una vescica prolassati sono più comuni fra le donne che hanno avuto più parti.

Raramente, compare una cistite ricorrente a causa di un tramite patologico tra vescica e vagina (fistola vescico-vaginale).
====== omissis ===== (per leggere tutto vai QUI)

Prevenzione


Se una donna ha la tendenza a sviluppare infezioni della vescica successivamente a rapporti sessuali potrebbe essere opportuna l’assunzione di una dose di antibiotico immediatamente dopo il rapporto. Sarebbe opportuno evitare l’uso di spermicidi e diaframma e i soggetti di sesso femminile dovrebbero urinare il prima possibile dopo il rapporto.

I soggetti con frequenti infezioni vescicali possono seguire una terapia antibiotica continua a basse dosi. In caso di assunzione regolare di antibiotici per prevenire le infezioni della vescica, è necessario discutere delle opzioni contraccettive con il proprio medico. Le donne in post-menopausa con infezioni frequenti della vescica e con vaginite o uretrite atrofica possono trarre beneficio dalla applicazione di creme a base di estrogeni alla vulva od ovuli di estrogeni inseriti in vagina.

L’aumento dell’apporto di liquidi contribuisce a prevenire la cistite. L’azione pulente dell’urina è utile per allontanare molti batteri dalla vescica. Le difese naturali del corpo eliminano il resto dei batteri. Si ritiene comunemente che pulire le parti intime dall’alto verso il basso ed evitare di indossare indumenti intimi stretti e non traspiranti possa aiutare le donne a prevenire le infezioni vescicali. Non è comunque chiara l’efficacia di queste strategie.

Sapevate che...

  • Non è chiaro se pulire le parti intime dall’alto verso il basso o evitare di indossare indumenti intimi stretti e non traspiranti, possa aiutare le donne a prevenire le infezioni vescicali.
  • Non vi sono prove a supporto della prevenzione offerta dal consumo di succo di mirtilli.

Prevenzione delle infezioni vescicali nelle donne


Nelle donne che vanno incontro ogni anno a tre o più episodi di cistite, sono utili i seguenti provvedimenti:
  • Aumentare il consumo di liquidi
  • Urinare frequentemente
  • Urinare entro breve tempo dopo un rapporto sessuale
  • Evitare l’uso di creme spermicide (associate a un diaframma e/o al preservativo come contraccettivo)
  • Assumere antibiotici in maniera continuativa a basse dosi
  • Per le donne in post-menopausa con vaginite atrofica o uretrite atrofica, applicare una crema a base di estrogeni sulla vulva o inserire ovuli a base di estrogeni in vagina


COME PREVENIRE LE INFEZIONI ALLA VESCICA:

Una infezione della vescica, si verifica quando i batteri nocivi entrano l’uretra e risalgono nella vescica. Tutti possono sviluppare questo genere di infezioni, ma solitamente le donne ne sono più inclini. 
Anche l’invecchiamento, un intervento chirurgico del tratto urinario, l’ aver portato un catetere urinario, anomalie varie del tratto urinario, avere un’ uretra ristretta, un ingrossamento della prostata ( nel caso degli uomini), l’ incontinenza fecale e condizioni come la gravidanza e il diabete, hanno un ruolo chiave nell’aumento di rischio di contrarre questo tipo di infezioni. 

Quando si ha un’ infezione della vescica in atto, è possibile che si verifichino sintomi come urina torbida, sangue nelle urine, , dolore o sensazione di bruciore durante la minzione, un bisogno frequente di urinare e la pressione nel basso addome. È possibile fare alcuni cambiamenti nella dieta e stile di vita per ridurre la probabilità di contrarre una infezione della vescica. 

Vediamo insieme allora come prevenire le infezioni alla vescica:

per ridurre il rischio di sviluppare un’ infezione della vescica, soprattutto se ne soffrite spesso, assicurarsi di bere una grande quantità di acqua durante il giorno, almeno 8-10 bicchieri di acqua al giorno. 
Si possono anche bere zuppe, tisane e brodi per aumentare l’assunzione di liquidi. 

Il mantenimento di una buona igiene è importante per la vescica, così come la salute generale, preferendo la doccia al bagno. 
Mantenere una vescica piena per lungo tempo o ritardare il bisogno di urinare può contribuire ad una infezione della vescica, quindi liberatevi, appena ne avvertite l’ esigenza. 
Una delle principali funzioni del sistema immunitario è quella di prevenire e combattere le infezioni. Quindi, è necessario rafforzare il sistema immunitario, includendo alcuni alimenti immunostimolanti nella vostra dieta. 

Indossare abiti fatti di materiali come il cotone, che permettono alla pelle di respirare può aiutare ad evitare l’umidità, mantenendo così i batteri a bada. 

Mangiare yogurt probiotico ogni giorno è un altro passo di prevenzione per le infezioni della vescica. Esso contiene miliardi di batteri amici che aiutano a combattere i batteri che causano le infezioni. 

Diversi alimenti e bevande comuni possono irritare la vescica e aumentare il rischio di sviluppare infezioni, si dovrebbero quindi evitare tali sostanze irritanti come tè e caffè che contengono caffeina.


Complicanze ed interventi. Sentiamo l'urologo: CLICK QUI

La TV ci dice chi odiare. Lavaggi cerebrali. Karl Popper ci aveva avvertito.


In molti hanno sostenuto, talvolta con un pizzico di ironia, che la vera unità d’Italia sia merito di Mike Bongiorno e non di Garibaldi o Cavour, grazie alla sua trasmissione "Lascia o raddoppia?" 
Fu quel programma a diffondere la lingua italiana in tutto il Paese, facendola conoscere a una parte della popolazione che ancora negli anni Cinquanta si esprimeva solo con il dialetto. Pochi anni dopo, dal 1960 al 1968, arrivò il programma "Non è mai troppo tardi", in cui il maestro Alberto Manzi insegnava le nozioni base dell’italiano a coloro che, pur avendo superato l’età scolare, non le conoscevano.
Lascia o raddoppia?, 1956
Con l’avvento delle televisioni private, però, qualcosa è cambiato. Dovendosi sostenere con la sola raccolta pubblicitaria, queste hanno cominciato a tener conto soprattutto degli indici di ascolto, non sempre legati alla qualità di quanto messo in onda. Anche la Rai, inseguendo le televisioni commerciali sul loro terreno, ha abbassato il livello culturale dei propri programmi e del suo pubblico.

Sul lungo periodo questo impoverimento intellettuale degli spettatori può avere un effetto grave sull’intera società, secondo quanto sostiene il filosofo austriaco Karl Popper, che da giovane aveva collaborato con lo psicoanalista Alfred Adler. 

Con lui si era occupato, per conto della Società di psicologia individuale comparata, di bambini con difficoltà di apprendimento: da questa esperienza ebbe origine il suo interesse verso le problematiche educative e la proposta di istituire “una patente per fare la televisione”. Le ragioni di questa presa di posizione, che potrebbe assomigliare alla volontà di censura, si trovano nel suo saggio Cattiva maestra televisione del 1994. La provocazione lanciata nello scritto è giustificata dalla volontà di Popper di difendere la libertà dei singoli e delle loro menti.

Popper, infatti, attribuiva alla televisione la capacità di agire in maniera inconscia sul pubblico, imponendo modelli di riferimento e gusti individuali e spingendolo ad adeguarsi in modo passivo a certi standard di opinione e di comportamento. Il filosofo era convinto che attraverso programmi diseducativi il sistema televisivo sia in grado di diffondere la violenza nella società, provocando “una perdita dei sentimenti normali del vivere in un mondo bene ordinato in cui il crimine sia una sensazione eccezionale”. Il meccanismo si aggrava nel caso dei giovani che, essendo più influenzabili, rischiano di confondere la finzione con la realtà, cedendo a una visione irreale della vita.


A sostegno della sua tesi, Popper richiamava la sua esperienza nella cura di bambini con disturbi originati proprio dalla violenza quotidiana nelle loro case. Per questo considerava estremamente dannoso permettere al mezzo televisivo di diffondere la violenza anche nelle famiglie che non ne sono direttamente toccate. 

La sua capacità di anestetizzare lo spirito critico e di addormentare le masse diventano per Popper anche uno strumento di controllo politico, in grado di minare alla base lo Stato di diritto. 
“Ora è accaduto che questa televisione sia
diventata un potere politico colossale, potenzialmente si potrebbe dire anche il più importante di tutti, come se fosse Dio stesso che parla. E così sarà se continueremo a consentirne l’abuso. Essa è diventata un potere troppo grande per la democrazia. Nessuna democrazia può sopravvivere se all’abuso di questo potere non si mette fine. Credo che un nuovo Hitler con la televisione avrebbe un potere infinito”, ha scritto il filosofo.

La proposta di Popper di rilasciare un’autorizzazione specifica alla fine di un corso per responsabilizzare i produttori televisivi, e renderli consapevoli del loro ruolo di educatori, è dovuta alla consapevolezza che spesso gli autori sacrificano la qualità dei loro prodotti per l’audience. Non vuole dunque limitare la libertà, ma preservarla dal totalitarismo televisivo, molto più complesso ed efficace di quelli conosciuti fino a ora nella storia. Popper rispose ai suoi critici in un’intervista per l’Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche di Rai Educational del 1993: “Bisogna privare il consumatore del suo piacere? Sì, se il suo piacere costituisce un pericolo per gli altri. […] Certe persone, con il loro atteggiamento di rifiuto della violenza, non diventerebbero pericolose anche se vedessero le peggiori cose alla televisione, mentre altri possono esserne influenzati.


Anche il cinema è stato coinvolto nella discussione. Durante la stessa intervista, gli venne chiesto se sia necessaria una patente anche per produrre film. La risposta di Popper non lasciò spazio a fraintendimenti: a differenza della televisione, disse il filosofo, il cinema è meno incisivo nella vita di tutti i giorni. Questo perché “bisogna darsi la pena di andare e non si resta normalmente più di due ore o di due ore e mezzo”. Perciò, anche se è opportuno intervenire in futuro anche in questo settore, il problema del piccolo schermo resta di maggiore urgenza e di più complessa risoluzione.



Intanto, la teoria popperiana sembra trovare riscontro nella realtà. La televisione si è dimostrata capace di creare bisogni fittizi, distruggere le diversità locali, svuotare di significato culture con centinaia di anni alle spalle e, soprattutto, di incattivire il telespettatore. 
Per averne la conferma basta guardare una puntata di programmi come La Corrida, Ciao Darwin o Avanti un altro!, che basano il loro successo sul sadismo del pubblico, pronto ad assistere divertito alle performance grottesche dei partecipanti.
La volontaria umiliazione dei concorrenti raggiunge un livello più grave andando a toccare la questione della privacy, ancora più minacciata con l’avvento della società dello spettacolo. 


Nel campo dei talk show, un caso esemplare è quello di Live – Non è la D’Urso, dove personaggi famosi o aspiranti tali rivelano retroscena intimi della loro vita privata. Come ha dimostrato il recente caso Pamela Prati, se non hanno uno scoop abbastanza importante da gettare in pasto all’opinione pubblica, possono arrivare a inventarlo.

Come temuto da Popper, la televisione sta davvero inebetendo i suoi spettatori.


 Nel 2018, una ricerca della società britannica Ipsos Mori ha messo in luce come gli italiani siano il popolo più ignorante in Europa, soprattutto per quanto riguarda la percezione dell’attualità. La causa principale del record negativo è la cattiva informazione televisiva, che distorce la comune percezione della realtà con false notizie. 
La scuola, in questi casi, non può essere la sola soluzione. 
Un ruolo importante va attribuito proprio alla televisione, che dovrebbe anche educare attraverso programmi di approfondimento culturale, alla portata di tutti e programmi appassionanti!

Ora più che mai abbiamo bisogno di un nuovo Alberto Manzi. Ne perderà l’audience forse, ma ci guadagneranno gli italiani.

lunedì 4 novembre 2019

Quando Gesù diceva “la verità vi rende liberi”... Sei milioni di ebrei: il dilemma proibito

Tutto Mauro Biglino

Quando Gesù diceva “la verità vi rende liberi”, non intendeva ciò che gli viene attribuito, sapete, perché se c’è una cosa che rende schiavi è proprio la verità. Guardate tutti quelli che sono convinti di avere una verità: sono schiavi di quella verità, non sono più liberi neppure di provare a pensare diversamente. C’è la verità filosofica, ben diversa da quella teologica, ma ciò che rende veramente liberi è il dubbio. Ed è per questo che chi governa non vuole mai che noi si abbia dei dubbi. Perché se abbiamo dei dubbi poniamo delle domande, così come io adesso porrò alcune domande (stando bene attento cosa dico, per non finire in tribunale). Il più volte ho detto, nelle conferenze, che il discorso dei 6 milioni di ebrei morti nella Shoah era conosciuto dalla seconda metà del 1800 ed era già scritto nelle riviste giudaiche della seconda metà del 1800. Era anche scritto nei all’inizio del ‘900 nei più importanti quotidiani americani, statunitensi e e canadesi, dove si parlava esattamente di 6 milioni di ebrei che stavano morendo o “dovevano” morire nel sud-est dell’Europa.
Ora, io non sto mettendo in discussione la Shoah: sto solo ponendo delle domande, che forse sono più pesanti ancora. Perché, sapete, che siano 6 milioni o 5 oppure 600.000, cosa cambia? Voglio dire: se c’è un crimine, quello rimane. Il problema è stabilire chi l’ha veramente voluta, la Shoah: chi l’ha decisa, chi l’ha programmata. Perché sono sempre 6 milioni di ebrei? Ad esempio, il “New York Times” nel 1919 e poi nel 1920 scrive: “In Ucraina, 6 milioni di ebrei sono in pericolo”. E poi: “Sei milioni di ebrei in Ucraina in Polonia hanno ricevuto la notizia che stanno per essere completamente sterminati”. Ma nel 1919 Hitler aveva appena finito di fare la staffetta nella Prima Guerra Mondiale… Nel 1915 leggiamo: “Sei milioni di ebrei in Russia sono perseguitati, cacciati, umiliati, torturati, fatti morire di fame a migliaia, massacrati e oltraggiati, depredati”. Dalla metà del 1800 fino al 1900, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, sono sempre 6 milioni di ebrei. Un popolo che viene massacrato diminuisce di numero: noi conosciamo la storia dei nativi americani, sterminati dai cristiani spagnoli in nome dell’amore di Cristo. La stessa storia: perseguitati, cacciati, umiliati, torturati, fatti morire di fame, massacrati, oltraggiati, depredati. Cioè: se togliamo “ebrei” e ci scriviamo “nativi americani” è esattamente la stessa roba. Solo che sono passati da 80 milioni a 10. E i soli abitanti del Messico sono passati da 20 milioni a 2. Gli ebrei invece rimangono sempre 6 milioni, per 70 anni.
Sempre 6 milioni: uno ha diritto di farsi una domanda? Ecco in Rete mi è stato sempre detto pubblicamente che io non ho il diritto di coltivare questa curiosità. Non ne ho il diritto, perché è una curiosità che non deve essere coltivata. Io collaboro con una persona (di cui per ora non faccio il nome, per prudenza) che è una laureata in legge e, in questo momento, sta esaminando circa 5.000 documenti del secolo scorso. Vengono fuori siti ebraici di rabbini dove c’è scritto che è già presente nella Bibbia il fatto che 6 milioni di ebrei dovessero morire per consentire agli ebrei di tornare in Israele. Ed è presente proprio dove si parla del ritorno degli ebrei. Per esempio, nel sito di Solomon Cohen “La nostra agenda giudaica” c’è scritto che «è proprio a causa di questa profezia che noi abbiamo anticipato che 6 milioni della nostra gente devono morire prima che a noi sia permesso di tornare in Israele». Questa roba qui è scritta nel “New York Times” del 6 novembre 1900, quando Hitler aveva da poco ho finito di succhiare il latte. Quindi, ripeto: non sto negando la Shoah, non posso certo essere messo sotto processo per negazionismo. Le fonti scrivono che, nel Levitico, alla parola che significa “ritornerete” manca una lettera, la “vav”, che ha valore numerico 6. E dicono che, siccome manca questa lettera, significa che 6 milioni di ebrei non potranno tornare in Israele.
Ora, io non sto dicendo che questa sia una profezia vera (nella Bibbia, le profezie sono costruite ex-post). Ma loro scrivono che 6 milioni devono morire prima che agli ebrei sia concesso di ritornare. E dicono, in base al conteggio numerico “ghematrico” che addirittura la Bibbia contiene la data del ritorno in Israele – il 1948 – dopo che saranno morti 6 milioni di ebrei. Questa cosa qui la fanno addirittura risalire al “Sefer ha Zohar”, cioè il libro dello Zohar o Libro dello Splendore, che è una delle Bibbie della Cabala ebraica scritta del 1200. Un testo molto discusso: per alcuni è una vera cialtroneria, per altri invece è un testo che contiene antica saggezza (è scritto in aramaico antico, come se fosse stato scritto prima). Comunque, quello c’è scritto: l’assenza di quella famosa “vav” nel Levitico indicherebbe che, prima che gli ebrei possono tornare, ne devono morire, scomparire, 6 milioni. Lo scrivono anche nei loro siti. Benjamin Netanyahu, nella “Rivista del Mondo Giudaico”, avverte Putin che l’Iran vuole uccidere 6 milioni di ebrei. La giornalista e intellettuale ebrea Elena Loewenthal, due anni fa, ha scritto sulla “Stampa”: «Finalmente gli ebrei di Israele hanno di nuovo superato i 6 milioni».
Allora, mi dico, uno ha il diritto di porsi delle domande e di coltivare delle curiosità, anche se so bene che le risposte a certe domande possono essere estremamente pesanti. Perché vuol dire capire chi è che sulla base di questa profezia, vera o presunta che sia – peggio ancora se è presunta, perché vuol dire che lo si è costruito appositamente. Vuol dire che, sulla base di questo, qualcuno ha deciso che, prima ancora che Hitler nascesse, 6 milioni di ebrei comunque dovevano morire. Sono domande alle quali poi devono rispondere gli storici, certo non io. Però queste cose ci possono aiutare a capire in che mondo viviamo, se 6 milioni di ebrei morti erano il “passaporto” per Israele: un “passaporto” che sarebbe stato previsto già dalla Bibbia, addirittura – o, se la Bibbia non l’ha previsto, hanno fatto in modo di farlo prevedere alla Bibbia. Chi e perché? Questo ce lo devono spiegare loro: io mi limito a leggere le loro fonti. Non so se questa “profezia” sia vera oppure no, ma se non è vera è ancora più grave, perché vuol dire che si è inventata una cosa per metterne in piedi una drammatica. E’ così, dunque, o sono io che faccio ragionamenti da mentecatto? Diciamo che faccio ragionamenti in libertà su argomenti di cui non dovrei parlare. Capite allora che, di fronte a certi discorsi, bisogna veramente avere la mente molto aperta e avere la voglia di porsi delle domande.
(Mauro Biglino, dichirazioni rilasciate nell’ambito della conferenza pubblica tenuta a Reggio Emilia il 20 giugno 2018
Ringraziamo Nicole Ciccolo,Nicola Giangrasso e la casa editrice Uno editori


giovedì 31 ottobre 2019

432 Hz. Il suono può guarirti?

42 minuti di video. Interessante.
"432 Hz. Il suono può guarirti? - Martina Crepaldi, Giordano Sandalo"

https://www.youtube.com/watch?v=VG8xTwhNcPQ&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2LalSs196b0EWS-Jj3RfJ0CAoWnO2PLp5SwYRNi25g0-3d_VL0r3zR-mI

martedì 29 ottobre 2019

MONACO MUMMIFICATO RIVELATO ALL'INTERNO DELLA STATUA BUDDHA DI 1.000 ANNI


"Ci sono molti percorsi "spirituali" orientali che non danno importanza o significato alla materia sul piano fisico e che consistono nel meditare tutta la tua vita e se sei abbastanza degno finalmente raggiungi il santo maestro "liberato" in qualche livello del piano astrale e "oltre "Fondersi con lui. Secondo la mia modesta opinione, questo non è un percorso spirituale né liberatorio, al contrario le persone si trasformano in ciò che viene chiamato "portali organici" che si alimenta e funziona come una connessione ponte per altre entità non benevoli, e l'espressione più orribile di ciò è la mummificazione" (auto-mummificazione, ndr).
MONACO MUMMIFICATO RIVELATO ALL'INTERNO DELLA STATUA BUDDHA DI 1.000 ANNI.
Test scientifici hanno rivelato che un'antica statua buddista contiene i resti perfettamente conservati di un monaco mummificato di 1.000 anni fa, in quello che si ritiene sia l'unico esempio al mondo.
Si pensa che il monaco, che si trova nella posizione del loto, si sia fatto morire di fame in un atto di estrema devozione spirituale in Cina o in Tibet nel X secolo. I suoi resti conservati furono esposti nel suo monastero.

Circa 200 anni dopo, forse dopo che i suoi resti iniziarono a deteriorarsi, il suo corpo mummificato fu collocato all'interno dell'elaborata statua laccata di Buddha.
I contenuti insoliti della statua furono scoperti negli anni '90 quando la statua fu restaurata. Gli esperti non sono stati in grado di rimuovere la mummia a causa del rischio di disintegrazione, quindi potevano fare poco più che scrutare nella cavità oscura del Buddha

Ora, un team internazionale di scienziati tedeschi, olandesi e italiani ha condotto una TAC che ha rivelato lo scheletro del monaco in perfetto dettaglio.
"Non è raro che i monaci pratichino l'automummificazione, ma trovare un monaco mummificato all'interno di una statua è davvero straordinario", ha dichiarato Wilfrid Rosendahl, paleontologo tedesco che ha guidato la ricerca. "È l'unico esempio conosciuto al mondo.
"Usando una TAC, abbiamo visto che c'era un corpo perfettamente conservato con pelle e muscoli all'interno della statua. È una mummia completa, non solo uno scheletro. Aveva un'età compresa tra 30 e 50 anni."



La mummia è stata studiata da un team interdisciplinare di esperti, tra cui specialisti della datazione al carbonio e analisti tessili, presso il Meander Medical Center di Amersfoort, nei Paesi Bassi.
Usando un endoscopio, gli esperti hanno prelevato campioni dall'interno delle cavità toraciche e addominali della mummia e hanno scoperto che gli organi del monaco erano stati rimossi e sostituiti con antiche mazzette di carta stampate con caratteri cinesi.
Sono stati anche prelevati campioni di osso per il test del DNA.
La statua del Buddha fu acquistata diversi decenni fa sul mercato dell'arte da un collezionista privato olandese, che non aveva idea che la mummia fosse nascosta all'interno.
Andrà in mostra nei musei di tutta Europa, ed è attualmente nel Museo di Storia Naturale di Budapest.

"Il monaco morì in un processo di auto-mummificazione", ha detto la dott.ssa Rosendahl.
"Durante le ultime settimane avrebbe iniziato a mangiare meno cibo e a bere solo acqua. Alla fine sarebbe andato in trance, avrebbe smesso di respirare e sarebbe morto. In pratica si è fatto morire di fame.
"Gli altri monaci lo avrebbero avvicinato al fuoco per asciugarlo e metterlo in mostra nel monastero, pensiamo da qualche parte in Cina o in Tibet.
"Probabilmente rimase seduto per 200 anni nel monastero e i monaci si resero conto che aveva bisogno di un po 'di sostegno e di conservazione in modo da metterlo all'interno della statua."
I monaci mummificati non erano solo il fulcro della devozione religiosa, ma erano importanti per l'economia del monastero perché attiravano pellegrini che offrivano donazioni.

Link: https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/germany/11432544/Mummified-monk-revealed-inside-1000-year-old-Buddha-statue.html?fbclid=IwAR2l_DgsDlGr0ePAtx4n-7x9OzjT27DjbWZaMjPJ31OuBwPncw8i1catmp0