PSA & PROSTATA: IL GRANDE INGANNO!
Tratto da: https://www.youtube.com/watch?v=yoW9-vHCMWE
Come si può vedere, alcuni fattori che possono causare un aumento del PSA non hanno nulla a che fare con una prostata malata. Inoltre ricordato che un individuo può avere la prostata più grande o più piccola del normale e in questo caso anche il livello di PSA potrebbe essere più alto o più basso della media.
A conclusione è doveroso conoscere quanto afferma lo scopritore nel 1970 del PSA il Prof. Richard J. Ablin immunopatologo della 'University of Arizona'. Le sue conclusioni circa la capacità prognostica del test PSA sono state da lui stesso pubblicate nel suo libro del marzo 2010 “The Great Prostate Mistake” (in italiano R.Cortina Editore 2016 'Il grande inganno sulla prostata') conclusioni che qui riassumiamo e che non hanno bisogno di commenti:
A conclusione è doveroso conoscere quanto afferma lo scopritore nel 1970 del PSA il Prof. Richard J. Ablin immunopatologo della 'University of Arizona'. Le sue conclusioni circa la capacità prognostica del test PSA sono state da lui stesso pubblicate nel suo libro del marzo 2010 “The Great Prostate Mistake” (in italiano R.Cortina Editore 2016 'Il grande inganno sulla prostata') conclusioni che qui riassumiamo e che non hanno bisogno di commenti:
1) L'affidabilità del test del PSA è “poco più che tirare una monetina in aria, peggio, è un costoso disastro nel campo della salute pubblica.” Egli si rivolge sopratutto ai medici dichiarando “Non avrei mai potuto immaginare che la mia scoperta avrebbe portato a un disastro regolato dalla legge del profitto”.
2) La sua tesi, già sostenuta da una parte della comunità scientifica è che “l'esame produce molti falsi positivi e troppo allarmismo”. Afferma inoltre che “gli ultrasessacinquenni che sviluppano il tumore alla prostata hanno più probabilità di morire “con” un carcinoma prostatico che “per” un carcinoma prostatico.
3) Il test non misura la gravità della malattia. Uomini con valori bassi di PSA possono comunque sviluppare un cancro della prostata,mentre persone che hanno un valore alto possono essere del tutto sani.
Cancro alla prostata, masturbarsi almeno 21 volte al mese riduce il rischio fino al 33%
Grazie a uno studio statistico condotto su oltre 30mila uomini, i ricercatori dell’Università di Harvard hanno determinato che eiaculare spesso protegge la prostata dallo sviluppo del cancro.
(... omissis... e segue)
Le ragioni della protezione offerta dall'eiaculazione non sono note, ma secondo i ricercatori potrebbe dipendere dal fatto che l'atto sessuale libera la prostata da tossine nocive e batteri che potrebbero accumularsi nella ghiandola. Essa, infatti, fornisce una fluido ricco di sostanze – come potassio e acido citrico – che impedisce al seme di “appiccicarsi”. Inoltre, poiché in alcuni passati studi erano stati individuati gli stessi cancerogeni del fumo di sigaretta all'interno della prostata, eiaculando spesso è possibile evitare che essi si accumulino nel processo noto come stagnazione prostatica.
Insomma, il sesso (autonomo o in compagnia) fa sicuramente bene alla salute, come dimostrato anche da numerosi altri studi, ma i ricercatori, che hanno pubblicato i dettagli della ricerca su European Urology, sottolineano anche l'importanza di una corretta alimentazione e dell'esercizio fisico.
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