PARTE 1/2: https://vimeo.com/279999406
PARTE 2/2: https://vimeo.com/295456585
Cari amici che su YouTube, che avete commentato e scambiato pareri, in questi anni, sul video in oggetto, dovete sapere che, purtroppo, il video in questione è stato CANCELLATO da YouTube dopo ben sette anni che esisteva! Questa é la stringata motivazione, alla quale ci inchiniamo dato che ci si andrebbe a scontrare con la TV di regime: la rai appunto.!
Comunque i commenti e lo scambio di opinioni e idee son qui immortalati ed è possibile leggerli nuovamente con tranquillità. La maggioranza delle persone possiedono un NICKNAME e pertanto il dialogo potrebbe non avere la possibilità di esistere, ma prendiamo atto ugualmente. Comunque, leggendo certi commenti ci si rende conto che anche qui la presenza di Trolls c'è.
Ecco la PARTE PRIMA della durata di circa 21 minuti. Buona visione. Divulgare, condividere!
PER ASSISTERE ALLA PRIMA PARTE DEL VIDEO, CLICK QUI: https://vimeo.com/279999406
PER ASSISTERE ALLA SECONDA PARTE DEL VIDEO, CLICK QUI:
https://vimeo.com/295456585
PARTE PRIMA (Time: 21')
La sera prima di morire in pista, aveva detto che il giorno dopo non avrebbe corso. Durante le prove era perito un pilota (Roland Ratzenberger - ndr). Un collega. Non accadeva da dodici anni. Ma il giorno della corsa, all’ora di pranzo, il brasiliano Senna era nella sua monoposto, a Imola. Il casco giallo lo rendeva riconoscibile nella vettura, prima della partenza. Ayrton guidava bolidi bianco-blu verso la bandiera a scacchi, sdraiato a pochi centimetri dall’asfalto. ... ....
La leggenda del campione triste continua, a venti anni dalla morte e dall’incidente alla curva del Tamburello, circuito di Imola, Gran Premio di San Marino, ore 14,17 di domenica 1 maggio 1994. Qualcuno ha dichiarato che poco prima di salirci, Senna fece un giro intorno alla vettura guardandola in modo sospetto. Un altro, che lo conosceva benissimo, disse che indossò il cappuccio ignifugo diversamente dal solito. C’è chi assicurava che si era tolto il casco sulla griglia di partenza, cosa che non aveva mai fatto (non era vero). Niente però di mistico o misterioso: secondo l’avversario Damon Hill, prima della corsa Ayrton sembrava mentalmente preparato, come sempre, totalmente concentrato.
La leggenda del campione triste continua, a venti anni dalla morte e dall’incidente alla curva del Tamburello, circuito di Imola, Gran Premio di San Marino, ore 14,17 di domenica 1 maggio 1994. Qualcuno ha dichiarato che poco prima di salirci, Senna fece un giro intorno alla vettura guardandola in modo sospetto. Un altro, che lo conosceva benissimo, disse che indossò il cappuccio ignifugo diversamente dal solito. C’è chi assicurava che si era tolto il casco sulla griglia di partenza, cosa che non aveva mai fatto (non era vero). Niente però di mistico o misterioso: secondo l’avversario Damon Hill, prima della corsa Ayrton sembrava mentalmente preparato, come sempre, totalmente concentrato.
Attaccò la curva del Tamburello a 306 chilometri all’ora, per la settima volta quel pomeriggio. L’ultima. La monoposto divenne ingovernabile per il cedimento del piantone dello sterzo, tagliato, allungato e saldato su richiesta dello stesso pilota, per migliorare la visibilità della strumentazione. Urtò violentemente contro il cemento a protezione del corso d’acqua che attraversa il circuito, eppure il pilota non riportò danni fisici gravi: l’angolo ridotto, 22 gradi, dell’impatto della monoposto, contro il muretto e poi il rimbalzo sulla sabbia, avevano dissipato l’energia cinetica. Ma un frammento della sospensione attraversò come un proiettile la parte superiore tra visiera e casco, sfondando la regione temporale destra, provocando gravissime lesioni e un’emorragia ingente. Portato in elicottero all’Ospedale Maggiore di Bologna, Senna non riprese mai coscienza e venne dichiarato morto nel reparto di rianimazione, alle 18,40.
(F. Laudadio) - https://www.sololibri.net/Senna-il-destino-di-un-campione.html
(F. Laudadio) - https://www.sololibri.net/Senna-il-destino-di-un-campione.html
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Su ex YouTube:
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La puntata del lunedì 5 novembre 2007 di Voyager - Esiste il destino? E' possibile che il nostro futuro sia scritto da qualche parte? La nostra esistenza è governata dal libero arbitrio o dalla fatalità? Roberto Giacobbo ha ripercorso gli ultimi tre giorni di vita del campione di Formula1, Ayrton Senna da Silva (San Paolo, 21 marzo 1960 -- Bologna, 1º maggio 1994), a caccia di quelle coincidenze accadute prima del fatale incidente del 1 maggio 1994 sul circuito di Imola. Le telecamere di Voyager si sono recate sul rinnovato autodromo Enzo e Dino Ferrari per rendere omaggio al mai dimenticato pilota brasiliano e ricostruire quelle drammatiche ore prima della sua scomparsa. « Mi ferisce che si dica che credo di essere imbattibile a causa della mia fede in Dio. Ciò che voglio dire è che Dio mi dà la forza e inoltre che la vita è un dono che Dio ci ha dato e noi siamo obbligati a mantenerlo con cura.» (A.Senna da Silva)
Erano le 14:17 quando al 7º giro, il secondo dopo la ripartenza dietro la safety car (entrata in seguito ad un incidente in partenza che aveva coinvolto JJ Lehto e Pedro Lamy, i rottami delle cui vetture avevano provocato il ferimento di alcuni spettatori), Senna uscì di pista in piena velocità alla curva del Tamburello[10] , a causa del cedimento del piantone dello sterzo[11]. Il piantone era stato modificato la notte seguente le prove cronometrate, alla vigilia della gara, dopo che Senna aveva chiesto di migliorare la visibilità della strumentazione[12]. Il piantone era stato allungato. La saldatura manuale si era mostrata però insufficiente a reggere le sollecitazioni della gara[13]. Il pilota non poté quindi fare nulla per controllare la monoposto. Senna, infatti, rimasto ormai passeggero impotente di una vettura ingovernabile, frenò (come si vede anche dalle immagini riprese dal videocamera montata sulla monoposto), ma non riuscì ad evitare il muro del Tamburello. Le conseguenze risultarono tragiche: l'impatto fu tremendo, coinvolgendo la parte anteriore destra della monoposto. Il puntone della sospensione anteriore destra, spezzatosi, penetrò nella visiera del casco del pilota, dal bordo superiore[14]. Ciò causò lo sfondamento della regione temporale destra e provocò gravissime e fatali lesioni. Il pilota brasiliano perse oltre 3 litri di sangue in seguito a tali lesioni; dopo i primi soccorsi a bordo pista prestatigli dall'equipe medica, sotto l'occhio vigile del medico della FIA Sid Watkins, fu deciso di trasportarlo via elicottero all'Ospedale Maggiore di Bologna. Qui il pilota venne ricoverato nel reparto di rianimazione, dove si accertò che il danno più rilevante era il trauma cranico provocato proprio dal puntone della sospensione; ogni sforzo per salvargli la vita fu vano e Senna spirò all'età di 34 anni alle ore 18,40 senza aver mai ripreso conoscenza. segue su Wikipedia... (http://it.wikipedia.org/wiki/Ayrton_S...)
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Commenti che erano su YouTube in calce al video:
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