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venerdì 5 febbraio 2016

"Basta con la DITTATURA della BCE" (Banca Centrale Europea) - Josephine Witt

Josephine Markmann, in arte: Witt
15/04/2015 - A Francoforte (Germania) una ragazza, del movimento Blockupy, sale sul tavolo della riunione e grida: “Stop alla dittatura BCE" (Banca Centrale Europea) ed inoltre: "le vite sono nostre, non fiches nel gioco d’azzardo della BCE"
Il blitz di una attivista.. la bella giovane tedesca di Amburgo, Josephine Markman (su Twitter: Josephine Witt).. interrompe, con una pioggia di coriandoli e manifestini, la conferenza stampa di Mario Draghi. Un balzo felino sul palco e il presidente della Banca centrale europea si blocca. Sul viso di Draghi sgomento e paura, ma non perde la calma. 
“Stop alla dittatura della BCE”, urla senza esagerazione la ragazza del movimento Blockupy e "le vite sono nostre, non fiches nel gioco d’azzardo della BCE". Viene subito bloccata dalla sicurezza, ma, nonostante ciò la ragazza ha continuato il suo spettacolo con gesto di vittoria, faccina sorridente, canzonatoria e ripetendo all'infinito i suoi slogan con decisione e allegria, fino a che non l'hanno portata via di peso da una porta laterale. 
Lei, sempre col sorriso e i suoi slogan urlati con gentilezza sfacciata. Mario Draghi alza le mani, ma, passata la paura e vedendo ripristinata la situazione alla normalità, pochi minuti dopo, è di nuovo al centro della scena annunciando: “continuiamo da dove ho interrotto”. 
Stavolta lo può fare.
VIDEO:
VIDEO : "Touchable" - Mario Draghi, Josephine, 
coriandoli e il Dottor Stranamore.

"End ECB dictatorship" Protester jumps on table, dumps confetti on Mario Draghi's head Femen-Aktivistin attackiert EZB-Chef.
- ECB president Mario Draghi's Frankfurt news conference was disrupted on today (April 15) when a woman jumped on stage in protest. The protester also showered an unsuspecting Draghi in confetti.


VEDI IL VIDEO COMPLETO NEL SEGUENTE SERVIZIO IN INGLESE:
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Con una maglietta riportante uno slogan che diceva:
“Finite la dittatura della BCE”
Questa la traduzione dall’inglese all’Italiano, in quanto la scritta originale era su 4 righe: “END ECB DICK-TATORSHIP"
(in inglese il termine "Dick" viene usato anche per indicare l'organo genitale maschile)
La protestante è una ragazza di soltanto 21 anni, si chiama Josephine Markmann, in arte: Witt ed è una studentessa all’Università di Amburgo. Josephine aveva scritto su twitter che era uscita dalla custodia della Polizia di Francoforte. Josephine in precedenza ha protestato con l’organizzazione "FEMEN", ma i dimostranti hanno detto che la protesta di mercoledì non aveva niente a che fare con FEMEN. Il gruppo di protesta femminile inizialmente ha rivendicato però l’atto, secondo il giornale tedesco BILD.

Josephine non è nuova a questo tipo di contestazioni, in quanto è stata multata per essersi mostrata in topless durante una protesta dentro la cattedrale di Colonia lo scorso Dicembre: plateale e efficace!

La BCE ha rilasciato un comunicato ufficiale circa l’incidente:
“La conferenza stampa della Banca centrale europea è stata brevemente interrotta da una manifestante oggi, che ha saltato sul palco e ha gettato dei coriandoli. Il personale della BCE sta indagando sull’incidente. Il personale di sicurezza ha preso provvedimenti immediati ed efficaci.
I primi risultati suggeriscono che l’attivista sia entrata come giornalista per una testata giornalistica che però non rappresentava. Come tutti i visitatori della BCE, che ha attraversato un controllo di identità, metal detector e raggi X della sua borsa, prima di entrare nell’edificio.

Non solo coriandoli - La ragazza, ha lanciato in maniera copiosa diversi coriandoli, ma anche alcuni fogli che invitano la Banca Centrale Europea a smettere di comandare, ma di servire anche il proprio paese. Questo era praticamente il messaggio principale della protesta. Encomiabile!


Nelle foto che sono state fatte, si nota come Draghi sia rimasto estremamente spaventato dall’accaduto. La giovane ragazza si è infatti fiondata, con una agilità felina, sulla scrivania, in piedi, ad un palmo dal presidente della BCE, che si è allontanato leggermente all'indietro, inchiodato sulla sua poltrona, mettendo le mani in alto, quasi come ad indicare una resa di fronte alla scatenata ragazza tedesca.
Foto tratta dal Twitter di Josephine Witt, la contestatrice
LA CRONACA:

15/04/2015 - Francoforte (Germania) 
Doveva essere una riunione incolore quella della Bce oggi a Francoforte. Ma la conferenza stampa di Mario Draghi ha fornito un inedito e spettacolare palcoscenico per i movimenti antagonisti. 

Con il blitz, un «attacco con coriandoli (confetti)», di una attivista al grido di «stop alla dittatura della Bce» che rimarrà negli annali per aver violato uno dei santuari globali del capitalismo e messo a nudo una falla nella sicurezza della fortezza dell’euro.
Il presidente della Bce, visibilmente scosso quando la ventunenne tedesca è balzata in piedi sul suo tavolo a un palmo di distanza da lui, ha recuperato immediatamente la calma e l’aplomb: «riprendiamo da dove avevo interrotto», dice, «iniziamo con un tono positivo» (ottimo attore, ndr).

Resta il fatto che il fuori programma, rimbalzato in pochi istanti in ogni parte della rete globale, fotografa in pieno la tensione sempre più alta fra governi e istituzioni europee da una parte, e dall’altra antagonisti dell’euro. Facendo temere per un attimo il peggio, ossia un vero e proprio attacco violento, quella inscenata da Josephine Markman (Witt), giovane bionda di Amburgo che si autodefinisce «attivista freelance», è stata in realtà una plateale pacifica contestazione. 
Josephine Markman (in arte: Witt)
Passati appena tre minuti da quando Draghi ha iniziato a parlare, la ragazza in uno scatto fulmineo e felino balza in piedi sui fogli che il presidente sta leggendo, lancia coriandoli e volantini con scritto «le vite sono nostre, non fiches nel gioco d’azzardo della Bce», grida il suo slogan: "Stop alla dittatura della BCE"
Draghi, seduto, fa un balzo indietro con lo sguardo inizialmente atterrito, alza le mani a proteggersi il volto, prima di essere portato fuori dalla sala stampa dagli uomini della security. 
Josephine "normale"

Fra i fotografi in fibrillazione, gli uomini della security afferrano la ragazza e la portano via. Trattenuta poche ore in stato di fermo, appena rilasciata la ragazza tornerà a bersagliare la Bce su Twitter: "hanno una security meglio di quella di Putin", ironizza, "non avevano neanche le chiavi dell’uscita di sicurezza". 
E ce ne è anche per Draghi, "guardate che faccia ha fatto!" è il commento alla foto del momento del suo “salto”. 

Il presidente della BCE ci mette poco a riprendersi, ignorando volutamente l’accaduto salvo ringraziare i giornalisti per l’applauso a fine conferenza. Parla di «chiari segnali che le misure di politiche monetaria che abbiamo adottato stanno funzionando»: stanno ripartendo il credito e la crescita, i rischi diminuiscono. 
Difende il suo quantitative easing: «prematuro» parlare di una scarsità di titoli pubblici
acquistabili, mentre «stupisce» che già si cominci a parlare di un anticipo dell’uscita dal Qe, destinato - ribadisce - a durare almeno fino a settembre 2016.

Draghi volge lo sguardo anche all’antagonismo: promette liquidità d’emergenza per la Grecia mentre il negoziato continua a trascinarsi, anche se ricorda che il futuro è nelle mani di Atene. Torna a sottolineare la disoccupazione giovanile inaccettabile. Lo aveva già fatto il 18 marzo, quando la maxi-protesta di Blockupy (che oggi inneggia al blitz: «bene così!») aveva assediato Francoforte, mettendo in ombra l’inaugurazione del nuovo grattacielo della BCE. È evidente il gap con la protesta, specie dei giovani. La risposta di Draghi è insistere per far funzionare l’euro integrando di più le economie, ma non sarà certo facile convincerli.
FONTE QUI.






















Josephine durante precedenti proteste pacifiche
7 MESI PRIMA:

Paolo Barnard alla trasmissione La Gabbia su La7 
del 21 settembre 2014.
IL CREPUSCOLO DI MARIO DRAGHI 

"La BCE ha finito le cartucce per aiutare la ripresa europea". (Wolfgang Schaeuble)




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