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martedì 5 settembre 2017

Corea del Nord e dissidenti: la controversa storia di Yeonmi Park

PERCHÉ I DISSIDENTI NORDCOREANI CAMBIANO CONTINUAMENTE LE LORO STORIE? 
O ADDIRITTURA LE INVENTANO..?
Yeonmi Park a One Young World nel video divulgato da "fanpage"

E' fuori discussione che questa bambina, Yeonmi Park, chiaramente una dissidente nordcoreana, ha il cuore a pezzi e piange per la tragedia sua e dei suoi genitori. 
Questo fa commuovere e piangere senza necessità di essere attori. 
Ho visto il racconto narrato nel film LA CIOCIARA con Sofia Loren, dove viene violentata la madre e pure la figlia 14enne. 
Pertanto io, personalmente resto perplesso quando sento dire che i violentatori hanno patteggiato e violentato solo la madre della Park che si è offerta in sacrificio, in cambio, tenendo la bambina presente a guardare. Ma quando mai! Non sta in piedi! Un branco avrebbe fatto esattamente come in quel film: LA CIOCIARA: violentate entrambe! Madre e figlia.. anche se piccola, nel 99% dei casi!
dal film "La Ciociara" (Two women)


Se avete voglia di leggere, questa è l'altra campana, anzi una campana che le dice tutte le cose e non solo in parte. A me, personalmente, non sta antipatica la Corea del Nord come vogliono portarci a credere. Buona lettura:




Un omaggio alla grande bellezza e bravura della nostra Sofia Loren
(apro una parentesi, di conseguenza):
"Le marocchinate: stupri di massa e violenze inaudite"
«Adesso lui mi stava sopra; e io mi dibattevo con le mani e con le gambe; e lui sempre mi teneva fissa la testa a terra contro il pavimento, tirandomi i capelli con una mano; e intanto sentivo che con l'altra andava alla veste e me la tirava su verso la pancia e poi andava tra le gambe; e tutto a un tratto gridai di nuovo, ma di dolore, perché lui mi aveva acchiappato per il pelo con la stessa forza con la quale mi tirava i capelli per tenermi ferma la testa.» 
Ho deciso di introdurre l’articolo con le parole di Moravia, tratte dal libro "La Ciociara", poiché le ritengo educative per analizzare i fatti che seguiranno. Una nuova pagina di storia negata, dimenticata dai libri che i nostri figli sfogliano e studiano a scuola.... " (segue nel LINK annesso)
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"Si potrebbe continuare ad enumerare le incongruenze della dissidente nordcoreana, ma queste ci paiono sufficienti per aver destrutturato il mito della repressione della Corea Socialista, in particolar modo riguardo quello legato a doppio filo col sensazionalismo italiano prodotto dai canali del network FanPage o altri di cui ne è pieno l’internet.

Da qualche tempo la pagina Facebook ‘Agorà Fanpage’, (collegata al quotidiano online ‘Fanpage.it’) ha rimesso in circolazione il video del discorso tenuto dalla dissidente nordcoreana Yeonmi Park, corredato di sottotitoli in italiano per far sì che le parole della dissidente venissero comprese dai più. Il video diffuso è testimonianza dell’intervento che la Park ha tenuto due anni fa all’evento One Young World. 
Le parole pronunciate sono state riprese dalle agenzie giornalistiche di mezzo mondo e utilizzate per servizi ad hoc sulla Corea del Nord, sulla repressione, la dittatura, l’illiberalità del paese, la figura del Leader e chi più ne ha più ne metta. 
Struggente, senza dubbio. Le parole utilizzate sono macigni nei confronti della Corea del Nord e un qualsiasi utente o fruitore del web non sufficientemente informato su quanto accada nel mondo circostante oltre la sua realtà quotidiana, non può fare altro che solidarizzare con la ragazza nordcoreana e con la sua tragedia familiare e personale.
Pur tuttavia, anche nell’immobile occidente, qualcosa si è mosso e In the now, portale web anglofono del circuito RT (Russia Today), proprio un pugno di giorni dopo la rimessa in circolazione della testimonianza della Park, ha realizzato un video che ha messo in luce diversi aspetti contrastanti, contraddittori e decisamente ingigantiti dal racconto di Yeonmi Park.

“Perché i dissidenti nordcoreani cambiano continuamente le loro storie?”, si chiede il video del portale la cui risposta alla domanda (e la tesi di fondo che ne scaturisce) non è certo un granché: «espressioni di tali imprecisioni e di dissidenti che sembrano inventare le loro storie forniscono solo alibi per chi vuole giustificarne il regime (quello nordcoreano, nda)». Da un canale d’informazione generalista non ci si può aspettare una “serrata critica di stampo marxista”, ovviamente, ma è quanto ci basta per proseguire nella destrutturazione delle tesi della dissidente.
Non si tratta di alibi ma di solidi appigli: Yeonmi Park, nel video, parla di una Nord Corea in cui sarebbe negato il diritto allo studio («non ci sono biblioteche»), il diritto all’informazione («non ci sono giornali») in cui è presente «un solo canale TV»,«non c’è internet» ma, soprattutto, non si possono vedere film di Hollywood. Pena, violenze fisiche, corporali, sessuali, financo la morte.
Si potrebbe rispondere linkando il sito dell’Ateneo dedicato a Kim Il Sung per rispondere alle illazioni della Park: non ci sono biblioteche, è negato il diritto allo studio, non c’è internet eppure esiste un sito internet che contiene tutte e tre queste cose: http://www.ryongnamsan.edu.kp/univ/switchlang?lang=en. I siti web realizzati in Nord Corea sono raggiungibili tanto da dispositivi occidentali che da quelli nordcoreani, sembra una banalità ma è bene ribadirlo.

Molti, poi, sono i blogger e i giornalisti non nordcoreani che stanno conducendo una campagna di contro informazione sulle falsità intorno alla Nord Corea: Aram Pan, fotografo e blogger di Singapore, ha avviato il progetto “DPRK (Democratic People’s Republic of Korea ndt) 360°” da più di qualche anno e si è imposto come obiettivo quello di narrare la realtà nordcoreana con occhi differenti rispetto a quelli della propaganda occidentale. Il suo blog è seguito da un ampio numero di utenti, così come anche la rispettiva pagina Facebook, aggiornata molto frequentemente, vanta 39.149 likes e una pletora di condivisioni, commenti e interazioni.

Proprio Aram Pan, infatti, per mezzo della pagina Facebook DPRK 360° ha diffuso una lista (in continuo aggiornamento) di siti nordcoreani consultabili: si va dai portali istituzionali a quelli degli istituti scolastici passando per quelli dei principali quotidiani («non ci sono giornali»sic!).
Tornando alla storia della Park ci sono varie incongruenze con quanto spesso raccontato ai media di mezzo mondo dalla dissidente, in primo luogo la fuga dalla città natale. Trattasi di Hyesan, ovvero, una città in cui non c’è bisogno di attraversare alcun deserto (nel video italiano viene tradotto come deserto dei gobbi, che rappresenta tutto fuorché un luogo esattamente geolocalizzabile) né «tre montagne», come ha raccontato ad un programma Sud Coreano il 18 agosto 2013, dal momento che la cittadina si trova sul fiume che divide il confine fra Cina e Nord Corea, così come riporta il quotidiano anglofono The Diplomat. Lo stesso quotidiano, interpellando una dissidente nordcoreana scappata dalla stessa cittadina da cui è proveniente Yeonmi Park ha affermato come sia completamente ridicolo che si venga violentati o uccisi perché si guardi film hollywoodiani. Tra l’altro, la stessa Park ha dichiarato all’Indipendent irlandese come non fosse un film di Hollywood la pellicola incriminata ma «uno della saga di James Bond».

Un’altra incongruenza, mettiamola così, della vita di Yeonmi Park è quella riguardante la famiglia: nel video in questione afferma che la madre sia stata violentata e lei abbia assistito alla scena mentre il padre sarebbe stato sepolto da lei, dopo aver oltrepassato il confine cinese, in completa solitudine e al riparo da chicchessia. In un’intervista ad una stazione radio d’area politica libertariana (vicina al Libertarian Party americano), nello show condotto da Bob Zadek, ha affermato: «Sono scappata con mia madre e mio padre, eravamo noi tre. Dovevo sopravvivere, e quindi voler vivere realmente. Pensando questo ho corso più veloce che potevo, con mia madre dietro di me e mio padre che ci aspettava dall’altra parte del confine, dove c’erano delle automobili che ci stavano aspettando». Automobili presenti grazie a dei rapporti che il padre intratteneva con dei venditori cinesi. Il padre della Park, dunque, praticava il mercato nero, se così è consentito dire, usando un termine da Napoli Milionaria, ammesso dalla stessa Park in una trasmissione televisiva di Seoul in cui ha affermato di possedere delle borse griffate Chanel (nientedimeno). La particolarità sta nel fatto che all’evento del video in questione (One Young World) ha declamato una storia spaventosa: madre violentata da un broker cinese, sacrificatasi – peraltro – per non far subire a lei la violenza sessuale.

Poi la sepoltura del padre in Cina. Al quotidiano già precedentemente citato, il Diplomat, la Park ha affermato che «a soli quattordici anni, temendo di essere catturata dalle autorità cinesi, ho dovuto seppellire il corpo di mio padre nel bel mezzo della notte. Abbiamo dovuto spostare il suo corpo, mentre tutti dormivano, l’ho sepolto a mezzanotte passata da sola, era freddo e non c’era nessuno». La madre ha aggiunto alcuni dettagli: «Abbiamo pagato due persone per aiutarci a trasportare il corpo su per la montagna . Yeonmi (Park ndt) andò con loro ma il tempo non era buono, c’era molto vento e temevo li avessero scoperti». Pur tuttavia, ad altri media internazionali ha rilasciato altre versioni, ovvero, che il padre è stato cremato e che ha dovuto prendere e disperderne da sola le ceneri. Mentre alle autorità nordcoreane Park avrebbe affermato che non era in grado di prendere le ceneri del padre, dunque dei parenti che risiedevano in Cina l’hanno aiutata a cremare il corpo del padre e andarono (insieme) su una montagna della regione per seppellirlo."

Penso che basti questa controversa storia.. cambiata spesso e, lo si intuisce chiaramente, a volte inventata, grazie a chissà quale regia nascosta dietro questa ragazzina diventata famosa e ricca..

(fonte) http://www.lariscossa.com/2017/04/10/corea-del-nord-dissidenti-la-controversa-storia-yeonmi-park/

IL VIDEO con sottotitoli in italiano e spagnolo, su YouTube:

Qui, in questo sito, sono ancora più diretti e schietti. Possiamo non credere se vogliamo:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1611455178882896&id=748766335151789&substory_index=0

PER SAPERNE DI PIU', VAI SU WIKIPEDIA:
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Yeonmi_Park

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Ma cosa ci ha fatto di male la Corea del Nord per meritarsi l'odio dei nostri governanti e dei loro “giornalisti”? E di conseguenza pure dei TV-mediastream dipendenti, ossia gran parte degli italiani?
Ma cosa ci ha fatto di male la Corea del Nord per meritarsi l'odio dei nostri governanti e dei loro “giornalisti”? E di conseguenza pure dei TV-mediastream dipendenti, ossia gran parte degli italiani?
"...Se lo domanda questo videoclip che comincia dall’unico “sgarbo” fattoci dalla Corea del Nord (l’eliminazione ai mondiali di Calcio del 1966) per poi passare alla guerra alla Corea del 1950; una ecatombe (2 milioni di morti) scatenata dagli USA sopratutto per perpetuare quel complesso militare-finanziario (denunciato nel suo discorso di addio dal presidente USA Dwight D. Eisenhower) vero volano dell’economia statunitense.
Un mostruoso meccanismo che oggi pretende nuove guerre, come quelle che si stanno preparando contro la Corea del Nord ma, sopratutto, contro la Cina, detentrice di buona parte del Debito pubblico statunitense.
Buona visione
Francesco Santoianni"

https://www.youtube.com/watch?v=4Ex5TykOlAo

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