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mercoledì 5 agosto 2015

Bibbia. Il Libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia

Iniziate a sentirlo... e non smettereste mai di ascoltarlo! La Bibbia... non sarebbe come ce l'hanno fatto credere... Pochi la conoscono e pochi l'hanno letta (e tradotta più volte) in maniera.. alla Mauro Biglino... ossia, alla lettera e con grande rispetto. 
Un grande.. secondo me! Mauro Biglino è un saggista e traduttore italiano. Cultore di storia delle religioni, specializzatosi nella traduzione dall'ebraico antico, ha tradotto dal testo masoretico diciannove libri della Bibbia, ..
Su questo mio Blog di oggi... Attenzione.. non si vuole dire che DIO NON ESISTE... ma semplicemente analizzare e discutere sopra la Bibbia... che, a quanto ne scaturisce in seguito a studi, traduzioni e interpretazioni profonde letterarie di Mauro Biglino, non è come viene insegnato (e propinato) alla gente dalle varie religioni. Ognuno è libero di interpretare come vuole alla fine, anche fare finta di credere... la persona intelligente e coerente avrà qualche dubbio e perfino crisi ascoltandolo. 

"Se uno chef, in un ristorante rinomato, ci propina POLENTA, affermando che è una pietanza sua segreta e non dicendo che è polenta... ci potrà ingannare le prime volte ma, gradualmente, arrivati alla settima volta, mangiando quella pietanza, diremo con certezza: è polenta!" (Mauro Biglino)





UN ESEMPIO DI INIZIO DI UNA CONFERENZA DI MAURO BIGLINO:

"Secondo voi... è possibile scrivere un libro sui 50, 100 modi per fare il pane, con un linguaggio che non ha i termini relativi a: farina, acqua e impastare? .... No ... perché non si può parlare di pane utilizzando un linguaggio che non ha il termine: farina, acqua, impastare .. non si può.

- La lingua ebraica, con la quale è scritto l'Antico Testamento non ha il termine "Dio" .. Non ce l'ha. Non esiste in quella lingua. 
- La lingua ebraica non ha il termine: "eternità". Non esiste. 
- Essa non ha il verbo "creare". Non è vi è contenuto.. non c'è.

Ora ... ragionando, dobbiamo pensare, con logica, e chiederci:
- Come si può scrivere un libro su "Dio" con un linguaggio che non ha il termine "Dio"?
- Come possiamo parlare di mondi spirituali, concetti metafisici di tempo, ecc. utilizzando un linguaggio che non ha la parola "eternità"?

- Come possiamo parlare di un "Dio creatore" utilizzando un linguaggio che non conosce il concetto in quanto non ha il termine "creazione" in detta lingua? E nemmeno "creare da zero".
.... Non possiamo.

Questo è il punto di partenza: Non si può... e, dato che non si può, la conclusione immediata e naturale è che la Bibbia non parla di Dio ... Finito! Potremmo finire qui perché, continuando, tutto il resto è pura fantasia .. fantasia teologica."
ASCOLTA L'INTERVISTA ALL'AUTORE STUDIOSO MAURO BIGLINO:

CLICK QUI SOTTO PER SEGUIRE L'INTERVISTA ORIGINALE  DI ELECTRIC SHEEP COMICS
UN'INTERVISTA IN MODO ORIGINALE A MAURO BIGLINO


La produzione letteraria di Mauro Biglino, prosegue col libro: "Non c'è Creazione nella Bibbia" ... la ricerca è iniziata con i primi due testi "Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia" e "Il Dio alieno della Bibbia".
Sono stati scritti molti libri che affrontano il tema della possibilità di contatti con civiltà extraterrestri o civiltà evolute, e poi scomparse, di origine terrestre; libri che hanno formulato l'ipotesi che tali civiltà siano all'origine della nostra nascita e della nostra evoluzione, sia fisica che culturale. 
Questa ricchissima produzione libraria affronta l'argomento citando e analizzando alcuni passi dell'Antico Testamento sulla base delle traduzioni conosciute, di quelle versioni della Bibbia che tutti possediamo.
Abramo sembra MAI esistito
Ma c'è la possibilità di saperne di più, di andare più a fondo, di trasformare le ipotesi in certezze confermate, di avere riscontri precisi?
Partendo dall'Antico Testamento queste pagine proseguono il racconto di ciò che ancora non era stato evidenziato o, ancora peggio, era stato volutamente dimenticato o variamente interpretato allo scopo di celarne i potenziali effetti dirompenti.
L'inspiegabilità dottrinale di molti passi biblici ha indotto gli esegeti e i teologi di ogni tempo a fare largo uso delle categorie interpretative dell'allegoria, della metafora o del mito. Con queste chiavi di lettura si afferma che in certi passi il significato immediatamente leggibile ne nasconde un altro più importante e profondo, che costituisce il valore vero del testo.
Il fatto curioso – e secondo noi inaccettabile – è che l'allegoria, la metafora, il mito, vengono usati dagli interpreti dogmatici esclusivamente per spiegare quelle parti di testo che sono in totale antitesi con la dottrina e che, così come sono state formulate dagli antichi autori, non possono essere accettate e ricomprese nei contenuti della fede.
Ma anche così facendo rimangono dei brani non compatibili, che andrebbero rifiutati, espulsi. Non potendolo fare, i teologi risolvono la questione – o pensano di farlo – introducendo la categoria del mistero: mistero della fede, mistero di Dio.
Nei nostri lavori stiamo tentando di adottare un approccio che consenta una comprensione lineare, semplice, letterale, concreta e coerente, che non richieda quindi altre categorie ermeneutiche, tanto meno quella del mistero, che è capace di fare accettare tutto senza dovere spiegare nulla.
Non abbiamo la presunzione di possedere la verità; presentiamo qui ciò che continuiamo a scoprire dall'esame attento di ciò che narra il testo biblico letto nei codici ebraici più antichi: la Bibbia Stuttgartensia redatta sulla base del Codice masoretico di Leningrado.
Come già fatto per il lavoro precedente, tutti i passi in cui sono con evidenza presenti contenuti non convenzionali, inattesi, straordinari, sono riportati nella lingua originale con la traduzione letterale fedelmente indicata parola per parola, utilizzando un sistema grafico che rende immediato il riferimento al testo originale e offre al lettore la possibilità di avere un accesso diretto allo scritto biblico.
La Bibbia è stata oggetto delle più diverse chiavi di lettura, tutte hanno dato per scontato che la Bibbia fosse un testo contenente innanzitutto – o addirittura esclusivamente – un messaggio di ordine spirituale, proveniente da un Dio unico, universale, trascendente, creatore dell'universo.
Noi invece abbiamo voluto provare a pensare che gli autori biblici ci abbiano voluto dire esattamente ciò che ci hanno detto, senza dietrologia, senza misteri da svelare attraverso cammini difficili e oscuri.
Ci dono diversi livelli di lettura della Bibbia, noi abbiamo scelto quello letterale, considerando che abbia un valore che fino ad ora è stato misconosciuto, per non dire spesso deliberatamente negato od omesso, data la sua inaccettabilità per gran parte del pensiero tradizionale, che vuole vedere nella Bibbia anche ciò che spesso non pare proprio essere stato nelle intenzioni degli antichi autori: come ad esempio parlare di un Dio spirituale, trascendente, creatore di universi, ecc.
Abbiamo considerato l'Antico Testamento come un libro di storia, un testo in cui vari autori di un popolo hanno voluto raccontare con i loro strumenti culturali e linguistici ciò che hanno veramente visto. 
Ora ci troviamo ad avere conferme impensate: la storia si svela sotto i nostri occhi nel suo aspetto più inatteso. 
Questo libro si occupa in modo specifico della tecnologia che è presente nei testi biblici e ha quindi uno scopo dichiarato: contribuire a diffondere l'informazione su una parte di ciò che in realtà non si deve sapere sui momenti delle nostre origini; sulle radici della conoscenza e su ciò che con ogni probabilità è veramente successo sul nostro pianeta migliaia di anni fa. 
Non a caso il titolo rappresenta la sintesi di quanto documentato negli ultimi due capitoli, nei quali si comprenderà come anche quello che viene considerato e presentato come l'atto divino per eccellenza, la cosiddetta "creazione dal nulla", altro non è che uno dei tanti interventi tecnici e assolutamente materiali compiuti da quegli individui. 
Non c'è religione, non c'è spiritualità, non c'è esoterismo, non c'è misticismo cabalistico... C'è informazione concreta; c'è conoscenza tecnologica ricostruita e funzionante; c'è la documentazione di un passato già vissuto dall'umanità.
Procediamo con serenità; ancora molto dobbiamo portare alla luce e la ricerca deve necessariamente avanzare con la convinzione che ciò che fino ad ora pensavamo di sapere potrebbe non essere rispondente al vero.
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(estratto dalle conferenze di Mauro Biglino): Leggete la Bibbia che avete in casa sapendo che:
1) quando c’è scritto Dio, in ebraico nel 90% dei casi c’è il termine “Elohim” (desinenza plurale); qualche volta c’è “El” (singolare). Inoltre spesso il termine Elohim è seguito dal verbo al plurale in ebraico (come in Gen 20,13 o 35,7) mentre in italiano è “stranamente” tradotto col singolare . Elohim inoltre è riferito a numerosi individui alcuni dei quali sono addirittura identificati con il nome proprio: Yahweh, Kemosh, Milkom...
2) quando c’è scritto l’Altissimo, in ebraico c’è “Elyon
3) quando c’è il Signore o l’Eterno, in ebraico c’è “Yahweh”
4) Quando trovate “spirito” dovete sapere che in ebraico c’è “ruach", termine che vi invito a NON tradurre ma a lasciare così: leggete solo molto molto attentamente ciò che il contesto dice di volta involta del “ruach” e capirete che ha molti significati, esattamente come la parola "spirito" che in italiano indica sia l'alcol a 90° che i fantasmi, sia la vis comica di una persona che lo spirito di coesione di una squadra di sportivi...(polissemia)
5) Quando trovate “gloria di Dio" o "gloria di Yahweh” dovete sapere che in ebraico c’è “kavod”, termine che vi invito a NON tradurre ma a lasciare così: leggete solo molto molto attentamente ciò che il contesto dice di volta in volta del “kavod”.
6) quando trovate "eternità" o "per sempre" in ebraico c'è il vocabolo "olam" che significa solo "lunga durata nel tempo"(con un inizio e una fine)..

DIO >>> HELOHIM
Altissimo>>> ELYON
Signore o Eterno >>> YAHWEH
Spirito >>> RUACH
Gloria >>> KAVOD
Eternità >>> OLAM
Senza necessità di spiegazioni capirete da soli quanto falso mistero sia stato calato sull’antico testamento per impedire che si capisca ciò che scrive chiaramente.
Non ci sarà neppure più bisogno di chiedersi cosa significa Elohim perché vedrete che, qualunque cosa significhi, la Bibbia lo applica - esattamente allo "stesso" modo - a numerosissimi individui.
Sembra difficile da fare ma non lo è... basta una piccola dose di pazienza biblica... Buona lettura a tutti

Chi è Mauro Biglino? Domande per approfondire.             - vai al LINK: http://www.cocooa.com/mauro-biglino-alieni-bibbia/
Conferenza al Falcon Hotel il 17 maggio 2014 con Mauro Biglino e Carlo Di Litta:
SEGUITE QUESTA CONFERENZA. Dato che dura tre ore, potete salvare il LINK oppure il VIDEO e seguirla un po' alla volta. NE VALE LA PENA. Su YouTube ne potrete trovare altre.
https://www.youtube.com/watch?v=bL2CX--fQC0


(si riferisce a quel Dio che viene tradotto e menzionato nella Bibbia)



In difesa di Mauro Biglino (Atheum Diary): 

[Nel buio totale una voce d’uomo mi disse: “Vieni verso di me, non voglio farti del male…”, ma io accesi un cerino e vidi che ero sul margine di un precipizio, e l’uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta…]
Quella persona che nell’aforisma accese un cerino è Mauro Biglino… ma anche tanti altri che non accettano nulla per fede, e preferiscono cercare prove tangibili, far lavorare il cervello piuttosto che credere ingenuamente in cose che se verificate potrebbero risultare false.

Quanti credenti conoscono per intero la propria religione, tutte le vicende ad essa legate, e succedutesi nel corso della storia? Quanti si sono presi la briga di studiare il mondo ebraico? Quanti credenti si sono messi a studiare seriamente “tutta” la Bibbia, liberi da preconcetti e da condizionamenti ideologici su di essa? 
Per fede si può credere a tutto ciò che si vuole, naturalmente… ma non è detto che ciò in cui si crede sia vero!
Io credo ai fatti, alle prove. E se lo scettico che era sul bordo del precipizio avesse avuto fede in quella voce, cosa gli sarebbe accaduto? Sarebbe sprofondato di sotto e certamente sarebbe andata a finir male e forse morto. 
Essere scettici significa essere prudenti; e l’unico modo per avvicinarsi il più possibile alla verità è quello di intraprendere una seria e completa ricerca razionale. 
Mauro Biglino non ha MAI DETTO a nessuno che il Creatore dell’universo infinito non esiste, né ha MAI AFFERMATO che la gente debba smettere di crederci. Secondo Mauro Biglino, se il libro "LA BIBBIA", non parla del Creatore Universale, non significa assolutamente che quest'ultimo non esista.

(leggi tutto l'articolo: http://atheumdiary.blogspot.it/2013/07/a-difesa-di-mauro-biglino.html

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19/11/2015


Roberto Duria

Quando si assiste alle conferenze di Mauro Biglino, come ho fatto io sabato sera a Udine, si sentono volare le mosche. Il pubblico assapora il piacere della conoscenza ed è come essere seduti davanti a un caminetto con un bicchiere di buon brandy in mano. L’autore de “Il Dio alieno della Bibbia” è un bravo divulgatore sia per iscritto che a voce. Non tutti sono in grado di unire le due prestazioni. .... (CONTINUA NEL LINK SOPRA ESPOSTO)

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Mauro Biglino - Accademia della Libertà - 31 Dicembre 2014
(conversazione a tre)
Pubblicato il 01 gen 2015
Conversazione tra Ubaldo Croce, Mauro Biglino e Massimo Guerrieri per Accademia della Libertà da titolo: "La Bibbia è ciò che crediamo?"

Si ringrazia l'autore della ripresa che, come noi, contribuisce alla difficile opera di divulgazione delle idee di Mauro Biglino.

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