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venerdì 10 aprile 2015

APRICA (Sondrio), Trivigno, Guspessa, Mortirolo - Vacanze, famiglia e bici

Sito Ufficiale città di Aprica (SN) - http://www.apricaonline.com/ ... 


Dalla bella località della Valtellina, Aprica... parte un percorso nella natura che porta in alto in mezzo a boschi con poco insediamento urbano. Poco distante, per gli appassionati della bicicletta si trova il "famigerato" Mortirolo!
La salita che porta da Mazzo nella Valtellina fino ai 1800 delo passo del Mortirolo (detto anche passo della Foppa e mette in comunicazione la Valtellina con la Valcamonica), la mitica salita di Pantani (anche se il record di scalata appartiene a Ivan Gotti) ma potremmo anche chiamarla la salita di Ivan Basso, Franco Chioccioli... è durissima.. 




una pendenza media del 18% con delle punte che arrivano al 20%... è una delle più dure salite dell'alta Italia e pure d'Europa. Lunga 12,8 km, approssimativamente da quota m. 552 fino ai 1800 m.
Un dislivello incredibile in così pochi chilometri: ben 1300 metri!

Ho avuto modo di salire su quella strada (che era una mulattiera e che fu teatro di battaglie durante la seconda guerra mondiale) che non concede respiro con nemmeno un falsopiano e i suoi tornanti sono ancora più ripidi, contrariamente a quelli dello Stelvio che concedono sollievo, e ne sono uscito sconfitto. Infatti è stato l'unico passo che mi ha costretto a posare il piede a terra... (è successo anche all'amico che era con me: Ivano Baldacini) anche per una serie di circostanze sfavorevoli come i rapporti sbagliati, la stanchezza, l'alimentazione e l'abbigliamento che mal si adattava al clima caldo umido di quel tempo.



Encomiabile Franco Cacciatori con la sua bici "Graziella": al limite dell'impossibile... lui procedendo spesso a zig zag avrà fatto il doppio di chilometri! Nel mese di maggio 2006 è stata posata al km 8 della salita, in località "Piaz de l'acqua", una scultura, realizzata da Alberto Pasqual, dedicata al compianto Marco Pantani. Il campione romagnolo è raffigurato durante uno scatto, con le mani basse sul manubrio, voltato a scrutare gli avversari: molto bella la sosta di Franco Cacciatori che legge il messaggio scritto.

Il sottoscritto, invece, ha scalato più volte durante le mie vacanze con la mia famiglia ad Aprica... il versante sud, di Edolo.

Misura 17,2 chilometri, parte da quota 699 metri, nei pressi di Monno, e ha una pendenza media del 6,7%; è più facile anche se più lungo e con qualche falsopiano, tutto immerso nella natura! Il tratto più duro arriva in prossimità del sedicesimo chilometro, a quota 1720 m, con più di 500 metri abbondantemente sopra il 10%. Occorrono i rapporti adatti.


Per arrivare al passo del Mortirolo esiste anche un'altra bella via che io io ho anche percorso più volte (dato che avevo la casa all'Aprica negli anni 80), un tratto adiacente parallelo (circa 25 km) che va dall'Aprica, attraverso Trivigno e il lato alto del Monte Padrio, nel suggestivo bosco dove si trova il Lago di Guspessa (vedi foto annessa),


 dove mia figlia Elena amava provare la pesca sportiva alle trote mentre io ero in giro in bici fino al passo della Foppa (Mortirolo), tutto in cresta sulla montagna immerso in un'atmosfera da Paradiso terrestre... almeno negli anni 80..
qui, partendo già in altitudine (dopo il monte Padrio), ci andiamo in moto col suo rombo del motore... ma, immaginate in bicicletta nel silenzio del bosco!

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Ecco i commenti lasciati sul mio facebook che ho eliminato:
·         Piace a Sebastiano Gonnella, Franco Cacciatori e altri 2.

Aldo Sacco sulle nostre Alpi ci sono posti e panorami magnifici

Giuliano Gil Brezza Vero Aldo... ma un conto saperlo e un conto provarlo. Ancora oggi, nonostante l'incremento notevole della popolazione e motorizzazione, si può trovare un angolino da quelle parti da paragonare a vero "Paradiso terrestre"!

Giuliano Gil Brezza Nella mia nota ho nominato un certo Franco Cacciatori. Chi non lo conoscesse eccolo qui! Incredibile! Super..
https://www.youtube.com/watch?v=AGQQCBTCcZI...

YouTube: di Andrea Cacciatori

Aldo Sacco guarda che li ho visitati questi posti, forse ti sei dimenticato cosa facevo e dove andavo

Giuliano Gil Brezza Aldo so so... ma... Bisogna andare fuori stagione, senza neve e con la bici... nel silenzio di quei boschi, si sente solo il fruscio delle ruote e della catena della bicicletta... oltre al naturale suono del bosco... senza parlare del profumo e ossigeno purissimo che si respira pedalando in mezzo a una natura incontaminata... a parte certe "piogge acide"......
La presenza della famiglia poi... trasforma il tutto in modo perfetto... indimenticabile. Tempi che non tornano più.. ma che è bello condividerli... e perché no? riviverli con la memoria... altro non si può fare.

Aldo Sacco sono con te in parte, perchè io non amo la bicicletta in montagna ma solo e in parte in pianura

Giuliano Gil Brezza beh! io facevo le salite per avere poi il piacere di fare le discese! ahahaha scherzo !!!

Giuliano Gil Brezza all'att.ne di ElenaIvana ... 






                                                   

                           

 






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